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  • Diaz in tuffo, ottavi d’andata al Milan: il Tottenham cade 1-0, ma che rimpianti Thiaw e De Ketelaere

    Diaz in tuffo, ottavi d’andata al Milan: il Tottenham cade 1-0, ma che rimpianti Thiaw e De Ketelaere

    • Redazione CM
    Il Milan batte il Tottenham nell’andata degli ottavi di finale di Champions League: agli uomini di Pioli basta il gol al 7’ di Brahim Diaz per portare a casa la prima manche, ma nel secondo tempo ci sono state un paio di occasioni enormi per i rossoneri che avrebbero potuto raddoppiare.
     
    LA PARTITA – L’avvio dei rossoneri è convincente, Leao si muove bene e apre spazi per Theo Hernandez: al 7’ il terzino francese vince un duello aereo con Romero e penetra in area. Forster para sia il suo sinistro sia, con un prodigio, il tap-in di Diaz, ma non può nulla sulla seconda ribattuta dello spagnolo, di testa, in tuffo. Milan avanti e Tottenham che fatica a reagire e a trovare spunti per impensierire la retroguardia di Pioli, orfana di Tomori. Hernandez continua a mettere in difficoltà Emerson Royal sulla fascia e si ritaglia un’altra occasione prima del 40’, dall’altra parte Saelemaekers fa una gran diagonale difensiva, quindi una grandissima occasione confezionata da Son e Kane viene prima sventata da Tatarusanu e dalla traversa e poi vanificata dalla segnalazione di fuorigioco. Si va a riposo sull’1-0. Nella ripresa, dopo altri 10 minuti di grande intensità, si fa male Tatarusanu, che sbilanciato da Lenglet poggia male la caviglia sinistra: il rumeno stringe i denti e rimane tra i pali. Il Tottenham prova ad attaccare anche con l’ingresso di Richarlison ma non crea occasioni effettive anche grazie al sacrificio di Giroud, che difende nella propria area. Poi lo stesso numero 9 apparecchia benissimo per De Ketelaere appena entrato, che di testa manda a lato di pochissimo, proprio come Thiaw qualche secondo dopo. Il Tottenham produce solo una rasoiata di Sarr deviata in calcio d’angolo, va più vicino al 2-0 ol Milan, che però mantiene il vantaggio minimo in vista del ritorno previsto l’8 marzo a Londra.


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