Aveva scelto l’Italia per il sole, la possibilità di cimentarsi nell’impegnativo campionato di serie A e la Fiorentina pure per la bellezza della sua città. Otto mesi dopo aver abbandonato l’Ajax, Mounir El Hamdaoui ha detto basta e, a fine stagione, lascerà la maglia viola, quasi certamente per approdare in un club francese, fra quelli con cui il suo procuratore si è messo in contatto da una decina di giorni. Le ultime giornate fra pioggia che scende, freddo e panchine a ripetizione hanno portato alla decisione definitiva. E’ la storia di una mancata integrazione nello spogliatoio viola, quella che porterà le strade gigliate e dello stesso El Hamdaoui a separarsi fra circa nove settimane. 

Un addio lungo quanto un titolo di un film, così come un lungometraggio dai contenuti farseschi era stato l’approdo in maglia viola del giocatore, che rimarrà forse più famoso per quel fax fatto arrivare dall’Ajax nella sede gigliata solo qualche ora dopo la chiusura del mercato invernale 2012, che per importanti gol realizzati in stadi prestigiosi, come l’Olimpico di Roma o quello di Torino. Un’avventura vissuta a ‘spizzichi e bocconi’ quella di El Hamdaoui a Firenze che, arrivato solamente la scorsa estate, è passato attraverso il Ramadan, che ha rallentato la preparazione estiva dell’attuale numero nove della Fiorentina, interrottasi poi nuovamente per svariati infortuni (l’ultimo e’una lombalgia che non gli ha permesso di essere convocato contro la Lazio) e la coppa d’Africa che lo ha portato lontano dalla viola per oltre un mese.

Lingua ed abitudini diverse per El Hamdaoui da quello che richiede il calcio italiano, magari non ancora il più spettacolare, ma il più esigente tatticamente. Proprio quest’ultimo difetto, lo ha penalizzato fortemente, finendo per essere scavalcato nelle gerarchie prima da Toni e poi pure da Larrondo, con Giuseppe Rossi che si avvicina all’orizzonte. Uno molto apprezzato da diversi avversari, che però ha fatto poco per sforzarsi di inserirsi in un gruppo tutt’altro che chiuso. ‘Parla sempre meno l’italiano da quando è tornato dalla Coppa d’Africa’ disse proprio il tecnico gigliato, soltanto poche settimane fa, con quel sorrisetto malizioso che contraddistingue Montella quando  vuole accentuare un concetto.

L’amicizia con il ‘fratello’ d’Africa Ahmed Hegazy rimarrà forse l’unico legame vero che El Hamdaoui si porterà nella sua nuova ‘vita calcistica’ che inizierà molto probabilmente nella Ligue I la prossima stagione. Lontano dai colori viola e da quella gente che ha aspettato per tanto tempo come un oracolo del pallone ‘Il Mago di Rotterdam’ che più che stupire sul campo nelle decisive giornate di questo campionato, sta preparando da tempo l’ultimo suo numero: la sua prossima dipartita calcistica dalla Fiorentina e dal pallone italiano.