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  • CM STADIO: Latina-Barletta 2-0

    CM STADIO: Latina-Barletta 2-0

    • Stefano Scala

    Missione compiuta. Il Latina sfrutta al meglio il doppio turno casalingo vincendo anche con il Barletta (2-0). I pugliesi però hanno messo paura alla capolista con un primo tempo di grande intensità: Barbuti sfiora il gol dopo soli 24 secondi mentre all'11' Carretta mette a lato a porta libera. Scampato il pericolo il Latina esce fuori nella ripresa ma sbaglia un calcio di rigore con Barraco al 63' (fallo di Di Bella su Schetter che costa il rosso). Al 71' però è ancora il capitano nerazzurro a rendersi protagonista con uno spettacolare destro che supera Liverani e si infila sotto l'incrocio. Ritorna al gol Jefferson, invece, con un facile tap-in all'88'.

    LATINA

    L'allenatore del Latina, Fabio Pecchia: 'Il Barletta ha provato a giocarsela imponendo da subito ritmi alti alla partita. Sicuramente siamo stati fortunati nel primo tempo perché potevamo prendere gol, poi nella ripresa qualcosa è cambiato. Abbiamo tenuto meglio il campo anche perché quando affronti una squadra che tiene questi ritmi è normale che nella ripresa cala. Difesa in affanno? Per una volta ci può stare, è anche vero che quando non riusciamo a pressare bene davanti anche dietro ne risentiamo. La nostra retroguardia regge anche per merito degli attaccanti che fanno lavorare sporco gli avversari pressandoli, e nel primo tempo non siamo stati così bravi. Col 4-3-3 o col 4-2-4? A me il modulo interessa poco, vogliamo vincere e andare avanti, sono contento della crescita di giocatori come Schetter e Jefferson, quando cresceranno tutti penso che potremo fare il modulo che vorrremo’.

    BARLETTA

    L’allenatore del Barletta, Raffele Novelli: ‘Sicuramente si tratta di una sconfitta immeritata. Sapevamo delle difficoltà a cui andavamo incontro affrontando la capolista, a cui faccio i miei complimenti. Siamo stati bravi a metterli in difficoltà con quattro palle gol nettissime nel primo tempo, ma in questi casi bisogna fare gol se si vuole fare punti. Ho tolto Prutsch nel primo tempo perché stava rischiando già il secondo giallo e non potevamo giocare in dieci uomini tutto il secondo tempo. La mia posizione? Noi allenatori, dal giorno in cui firmiamo il contratto, siamo già a rischio esonero, ma ho la coscienza pulita perché la squadra gioca a calcio. Non sono preoccupato perché abbiamo giocato a calcio, la squadra ha intensità e corsa, deve solo ridurre il margine di errore nella scaltrezza e furbizia’.

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