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  • CM STADIO: Reggiana-Pavia 0-1

    CM STADIO: Reggiana-Pavia 0-1

    • Stefano Sasdelli

    Giornata nuvolosa in quel di Reggio Emilia: il sole va e viene, un po' come le speranze di salvezza della Reggiana nel corso di questo campionato, caratterizzata da qualche alto e diversi momenti bassi. Contro il Pavia la squadra allenata da Zauli si gioca gran parte della stagione: una vittoria infatti la proeitterebbe a quota 31, a una sola lunghezza dal Como quintultimo (impegnato contro la Virtus Entella) e un punto sopra il Portogruaro (di scena a Cremona), che al momento occupa il quartultimo posto - scalare posizioni aiuterebbe ad essere favoriti nei playoff. La Reggiana mostra il piglio giusto e si butta subito in avanti, tuttavia non riesce a creare nulla di concreto; il Pavia dal canto suo sembra voler amministrare, ma al primo vero affondo passa in vantaggio: è l'11' minuto quando, dopo una serie di rimpalli, Beretta si trova a tu per tu con Tomasig e dall'interno dall'aria piccola lo beffa con un pregevole colpo sotto. I padroni di casa hanno l'occasionissima al 34': dalla destra Matteini - il migliore, o quanto meno il meno peggio tra i suoi - recupera palla e fa partire un delizioso cross in area, troppo lungo per Bonvissuto, coi contagiri per Sprocati che però dimostra di non avere nel colpo di testa la sua caratteristica migliore, e la palla finisce incredibilmente fuori. La prima frazione di gioco termina sul risultato di 0-1, con i granata che escono tra i fischi. Il secondo tempo non è diverso, e fin dai primi minuti dimostra che il leit-motiv della gara sarà sempre lo stesso: Reggiana in stato confusionale, con poche idee, che tenta di ottenere il pareggio senza neanche troppa convinzione; Pavia più organizzato, a cui basta il minimo sforzo per rendersi pericoloso. Dopo mezz'ora di noia - interrotta soltanto dai cori dei tifosi di casa, da Torneremo in serie A a Fino alla fine senza Parola - la partita si riaccende: dapprima è la Reggiana a sfiorare il gol su calcio d'angolo, con Kovacsik che si supera nella circostanza; sul ribaltamento di fornte Beretta ha sui piedi il pallone del k.o. ma si fa ipnotizzare da Tomasig. Il match resta quindi ancora in bilico, quando scocca il 75' minuto. La quiete dopo la tempesta, dunque torna di nuovo la calma piatta descritta in precedenza, e a tenere banco son soltanto gli insulti dei pochi tifosi ospiti giunti allo stadio Giglio, perchè in campo non succede proprio nulla. All'81' la Reggiana rimane pure in dieci per la seconda ammonizione di Bani; del resto non è di certo l'inferiorità numerica a condizionare la gara, quanto l'indolenza degli uomini di Zauli. Non paga, chiude la gara come peggio non potrebbe: al primo dei tre minuti di recupero anche capitan Ardizzone prende il secondo giallo, e lascia anzitempo la partita. Gli ultimi 60 secondi di gioco consistono in una girandola di cartellini gialli e brutti falli da entrambe le parti, prima che il signor Caso ponga fine alle ostilità. Il Pavia vola a 40 punti, ed è matematicamente salvo - i tifosi e la squadra festeggiano il risultato come uno scudetto; la Reggiana esce tra i fischi, e giocando così vedrà la salvezza sempre più lontana.

    REGGIANA

    L'allenatore della Reggiana, Lamberto Zauli: 'Non siamo stati aggressivi come dovremmo, abbiamo lasciato troppa libertà al Pavia e abbiamo pagato dazio. Abbiamo avuto una marea di palle inattive, ma non siamo riusciti a sfruttarle. Sterilità in avanti? Abbiamo fallito alcune chiare occasioni da rete, dobbiamo essere più cattivi sotto porta. Non credo che il Pavia abbia dominato: ha segnato subito e ha impostato la gara su quello. Non abbiamo trovato subito il pareggio, e quindi l'inerzia della gara non è cambiata. Un mese ai playout? Sapevamo che la salvezza diretta sarebbe stato un sogno, in un mese possono cambiare tante cose e quindi è ancora tutto da vedere. Non bisogna caricare troppo i ragazzi, molti sono giovani ed alle prime armi. Nonostante ciò, sono fiducioso e penso che ci salveremo'.

    PAVIA

    L'allenatore del Pavia, Giorgio Roselli: 'Venivamo da tre sconfitte in quattro partite, è vero, ma contro le squadre più forti del campionato. Durante la stagione abbiamo avuto un periodo nero, rischiando quasi di rovinare tutto, e invece da oggi siamo salvi'.

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