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  • Conte alla Juve:| Allenatore per acclamazione

    Conte alla Juve:| Allenatore per acclamazione

    Del Piero: Se Antonio sarà il nuovo tecnico, gli invierò un sms con scritto "Bentornato".
    La curva della Juve acclama Conte e contesta la squadra.
    Neppure servirebbe il comunicato ufficiale, Antonio Conte è già l'allenatore della Juve per acclamazione dell'arena, lo stadio Olimpico, ieri all'ultima sera da residenza bianconera. Ancora non è iniziata la partita con il Napoli, che la curva Scirea issa gli striscioni: «Conte è il nostro allenatore», «Conte bandiera bianconera». Quando s'attacca saranno una ventina, sparsi ovunque. Vittoria al primo turno. In ogni caso, a bordo campo Beppe Marotta per la prima volta aveva messo il timbro sull'arrivo del tecnico: «Lo ufficializzeremo nelle prossime settimane», ha detto l'ad juventino a Sky. Prima deve finire la B con il Siena. E poi, ha aggiunto Marotta, «ora dobbiamo condividere l'amarezza per questa scelta, direi molto dolorosa. Ma fa parte del calcio». Il licenziamento di Gigi Del Neri, cui Marotta e Fabio Paratici erano umanamente legati, dopo la stagione (vincente) passata in maglia Samp.

    Qui gli è filato tutto storto, e non poteva andar dritta l'ultima notte. Al gol del Napoli, è ripartito il solito gingle: «Del Neri vattene». Quando segnerà la Samp, rimettendo in corsa i bianconeri per l'Europa League, seppur per pochi minuti, ce n'è anche per la squadra. Prima invitata a tirar fuori gli attributi, con sostantivo decisamente più colorito. Poi con altri cori: «Vergognatevi» e «Siete ridicoli». Sull'uscio degli spogliatoi, fischia tutto l'Olimpico. Conte, davanti alla tv in attesa di giocare oggi con il Varese, avrà intuito cosa l'aspetta. L'accoglienza sarà su un tappeto rosso, ma il lavoro sarà tanto. Riaprire il cantiere con un bel po' di fiducia, darà però una bella mano. Anche il capitano l'aspetta: «Se Conte sarà l'allenatore - dirà alla fine Del Piero - gli manderò un sms, con scritto: "Bentornato alla Juve"». Per la dogmatica fiducia che si respira, più dei successi a Bari e Siena, potè l'antica militanza. Dna juventino. Da queste parti, Conte ha comandato tredici anni, razziando cinque scudetti, una Champions, una Intercontinentale, una Supercoppa europea, una Uefa, una Coppa Italia e quattro Supercoppe italiane. «Per arrivare alla panchina della Juve - confidò nel 2008 - ci vogliono tempo, fortuna e risultati. Di sicuro, se entro tre o quattro anni non sarò arrivato ad alti livelli, smetterò». Inizia ora, invece.


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