Calciomercato.com

  • Conte: 'Dal 18 movimenti liberi in Regione. Ripresa Serie A? Aspettiamo garanzie'

    Conte: 'Dal 18 movimenti liberi in Regione. Ripresa Serie A? Aspettiamo garanzie'

    Il premier Giuseppe Conte è intervenuto in conferenza stampa a Palazzo Chigi sul nuovo Dpcm: "Ieri abbiamo approvato il decreto legge e approvato il Dpcm che lo regola. Affrontiamo questa fase 2 con voglia di ricominciare ma prudenza. I dati epidemoioligici dicono che gli sforzi fatti nella fase 1 hanno dato i risultati attesi. Aumentano i guariti e diminuiscono i malati, abbiamo rafforzato le strutture e migliorato i controlli. Stiamo per sperimentare l'app Immuni. Siamo nella condizione di poter affrontare questa fase 2 con fiducia ma anche responsabilità.

    Sarà importante il confronto con le Regioni, dovranno assumersi responsabilità. Abbiamo predisposto un piano nazionale di monitoraggio, con flussi informativi che arriveranno dalle Regioni e dovranno essere puntuali e specifici. Ci consentirà di tenere sotto controllo la curva epidemiologica e ci consentirà interventi mirati. Le Regioni collaboreranno con noi come stanno già facendo per far rispettare regole distanziamento in tutte attività economiche e sociali. Hanno già elaborato protocolli che insieme a linee guida nazionali consentiranno di avere sicurezza per tutti. Stiamo affrontando un rischio calcolato, nella consapevolezza che la curva potrà tornare a salire. I nostri principi e i nostri valori restano gli stessi, il primo la tutela dei cittadini: principi non negoziabili, ma vanno declinati diversamente in questo momento. Dobbiamo accettare questo rischio, altrimenti non potremo più ripartire. Non possiamo permetterci di aspettare il vaccino, ci troveremmo un tessuto sociale fortemente danneggiato.

    Da lunedì ci si sposterà all'interno della Regione senza limitazioni, via le autocertificazione. Si potrà andare dove si vuole, riprende anche la vita sociale, riprendono gli incontri con gli amici. Rimane il divieto di uscire di casa per chi è positivo al virus, per chi è in quarantena, per chi ha sintomi riconducibili al Covid. Resta divieto di assembramento in luoghi pubblici, bisognerà comunque rispettare la distanza di un metro e bisognerà portare la mascherina, da indossare in alcuni specifici luoghi. Raccomandiamo sempre di indossarla al chiuso o all'aperto ove sia impossibile rispettare le distanze.

    Da una Regione all'altra ci si può spostare per esigenze lavorative, assoluta urgenza, motivi di salute. Gli spostamenti regionali saranno limitati fino al 3 giugno. In prossimità di questa scadenza valuteremo con i nostri esperti: se i dati saranno incoraggianti, potremo tornare a muoverci in tutta Italia senza limitazioni. Dal 3 giugno sarà possibile spostarsi nei Paesi dell'Unione europea senza quarantena per chi arriva in Italia, per favorire il turismo

    Da lunedì 18 maggio riaprono i negozi di vendita al dettaglio, tutti i servizi legati alla cura della persona (parrucchieri, barbieri estetisti). Riaprono ristoranti, bar, pizzerie, ecc. A patto che le Regioni valutino che la curva epidemiologica sia sotto controllo. Lo stesso vale per stabilimenti balneari, riprendono anche funzioni liturgiche, ovviamente bisognerà rispettare le misure anti contagio. Da lunedì 18 maggio riprendono gli allenamenti di squadra, quindi anche il calcio. Riaprono anche i musei.

    Dal 25 maggio abbiamo programmato riapertura di palestre, piscine, centri sportivi con protocolli sicurezza. Dal 15 giugno teatri, cinema, e dettaglio offerte varie per bambini. Le Regioni saranno libere di ampliare o ridurre le misure. Tutte le attività commerciali dovranno attenersi a linee guida, proprietari, dipendenti e clienti.

    Dovremo stare tutti attenti, in particolari Regioni come la Lombardia che sta combattendo la battaglia più dura: è a rischio moderato. Particolare attenzione alle persone con disabilità, abbiamo previsto alcune specifiche misure per il distanziamento sociale. Stiamo procedendo alla riapertura delle attività economiche e produttive con prudenza. Sappiamo che per alcuni settori riapertura non significhera ripresa, i disagi non spariranno una volta riaperti. Nei giorni scorsi ho letto anche io sulle saracinesche dei negozi chiusi "Senza aiuti non potremo riaprire". Sono consapevole che il decreto rilancio nonostante una cifra considerevole, 55 miliardi, non potrà essere la soluzione a tutti i problemi economici e sociali, ma stiamo dando una mano per ripartire. Con questa manovra gettiamo un ponte per contenere l'impatto di questa crisi. Penso alle misure stanziate per scuola, università, ricerca.

    E' un'emergenza molto pesante, sta assorbendo a tutti energie economiche, fisiche ed economiche. Ma non è questo il momento di prendere fiato, non possiamo fermarci. Adesso dobbiamo far correre l'economia del nostro paese. Adesso ci dedicheremo al decreto per le semplificazioni, con l'obiettivo di rendere più chiari e trasparenti i procedimenti amministrativi, per accelerare a costo zero la ripresa sociale. Poi programmeremo interventi a più ampio respiro investendo sull'Italia che vogliamo: più verde, più digitale, più inclusiva.

    Incontro con Gravina per ripresa Serie A? E' un tema che riceve tantissime sollecitazioni. Il ministro Spadafora sta seguendo con grande attenzione lo sport ed è molto responsabile. Bisogna che si realizzino le condizioni per la ripresa del campionato, non solo di calcio, in massima sicurezza. Per fare una data bisogna avere qualche garanzia che, parlando con il ministro Spadafora, in questo momento non c'è. Speriamo si realizzino quanto prima".


     

    Altre Notizie