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Conte non molla niente, la Coppa Italia per aprire il nuovo ciclo Inter. Come Mancini...

Conte non molla niente, la Coppa Italia per aprire il nuovo ciclo Inter. Come Mancini...

  • Filippo Tramontana
    Filippo Tramontana
Non porta soldi, non porta la qualificazione in Champions League e quando si parla di bacheca la Coppa Italia è l’ultima in ordine di importanza. Se una grande squadra vince la coppa nazionale ha solo salvato una stagione mediocre oppure ha completato una stagione importante. Siamo anni luce lontani dall’Inghilterra e dalla loro mentalità. Oltremanica vincere la FA Cup vuol dire aver centrato un obiettivo importante quasi al pari della conquista del campionato. In Inghilterra tutte le squadre più o meno prestigiose giocano per vincere lasciando in campo anima e corpo, sudando la maglia e sprecando energie. Senza considerare che loro di coppe nazionali ne hanno addirittura due e vincerle non è cosa da poco.

Da noi tutto è diverso, la Coppa Italia è quasi un “fastidio” di cui liberarsi.  Succede che le squadre medio piccole mandino in campo le riserve dando spazio ai giovani per far crescere il loro valore economico e il loro tasso d’esperienza andando però incontro ad una eliminazione quasi certa.  E’ successo così in questi ottavi di finale. La Cremonese non avrebbe potuto nulla contro la corazzata Lazio, ma Spal, Cagliari e Udinese si sono consegnate a Milan, Inter e Juve senza opporre resistenza alcuna.

Ma a Conte questi discorsi non interessano, si va in campo per vincere, sempre! L’Inter non si può permettere di snobbare niente e la Coppa Italia rappresenta per l’Inter una vera e propria possibilità di svoltare. Il tecnico nerazzurro lo sa e in campo ha mandato quasi tutti i titolari concedendo solo a De Vrij e Lautaro un po’ di risposo. Brozovic aveva bisogno di rifiatare ma si doveva vincere e lui è sceso in campo da giocatore imprescindibile qual è. L’intensità del gioco nerazzurro non è stata inferiore a quella che la squadra prova a proporre ogni turno di campionato. Non fa differenza perché l’obiettivo è quello di crescere e abbassando la guardia questo processo rischia di subire intoppi o di rallentare pericolosamente.

L’Inter non alza un trofeo da troppo tempo. Ricordiamoci che l’Inter di Mancini iniziò il suo ciclo vincente proprio alzando al cielo la Coppa Italia del 2005 dando poi continuità battendo la Juve a Torino nella finale di supercoppa Italiana con il gol di Veron. E’ un trofeo ed è pure importante per una grande società che vuole risalire la china e dare un’immagine vincente di sé.

I quarti di finale hanno evitato un altro scontro con l’Atalanta dei miracoli che forse ha speso troppo a San Siro non riuscendo comunque a portare i tre punti a Bergamo. Viene quindi automatico smentire chi pensa che Conte non si concentrerà anche sulla vittoria dell’Europa League. Lui insiste, vuole che l’Inter, la sua Inter, acquisti credibilità e potrà succedere solo se la mentalità sarà vincente sempre, su ogni campo e in ogni situazione. Forza Inter sempre!

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