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  • Conte, non tornare alla Juve: ecco perché è meglio andare all'Inter

    Conte, non tornare alla Juve: ecco perché è meglio andare all'Inter

    • Alberto Cerruti
      Alberto Cerruti
    Quale squadra allenerà Antonio Conte nella prossima stagione? In attesa di sapere in forma ufficiale se davvero tornerà alla Juventus, visto che Allegri è vicino al Psg, esiste un’unica certezza: l’ex tecnico del Chelsea non rimarrà fermo un altro anno. Risolta la vertenza legale con il club inglese, dove ha vinto la Premier al primo colpo come invece non è riuscito a fare il suo successore Maurizio Sarri, Conte è nella invidiabile posizione di chi può scegliere perché le offerte non gli mancano. Italia, Francia o Inghilterra, ma soprattutto Italia con la Juventus e l’Inter ormai in finale nel toto-previsioni, visto che per motivi diversi sono già state eliminate altre due concorrenti, Milan e Roma. E allora proviamo a immaginare se Conte potrebbe servire di più all’Inter o alla sua vecchia Juventus e anche in quale delle due squadre gli converrebbe andare.

    Capace come nessun altro di ottenere il massimo dai giocatori a sua disposizione e soprattutto di ottenere subito i risultati, dopo aver portato la Juventus dal settimo al primo posto al suo esordio sulla panchina bianconera, Conte sarebbe l’ideale soprattutto per l’Inter, che non vince lo scudetto dal 2010, la stagione del famoso “triplete” con Mourinho. Già considerata all’inizio di questa stagione la prima rivale della Juventus, la squadra nerazzurra ha una buona base tecnica con una proprietà forte alle spalle e un nuovo grande dirigente come Marotta che con Conte ha già lavorato benissimo alla Juventus. Godin sarà un rinforzo importante per la difesa e soprattutto un’iniezione di preziosa esperienza internazionale per tutti i compagni più giovani. Con due o tre acquisti graditi a Conte, l’Inter potrebbe compiere subito il definitivo salto di qualità e strappare lo scudetto alla Juventus costituirebbe una grandissima impresa che sicuramente affascina il tecnico salentino. Senza contare la possibilità di fare più strada di quest’anno in Champions League a anche in Coppa Italia.



    Alla Juventus, invece, dopo avere già vinto tre scudetti consecutivi, con il record di 102 punti che nemmeno la squadra di Allegri è stata in grado eguagliare nei cinque campionati successivi, Conte sarebbe obbligato a vincerne un altro, ma soprattutto sarebbe obbligato a vincere la Champions che lui accarezzò soltanto quando era giocatore nel 1996. È vero che lui vorrebbe completare un lavoro lasciato a metà per vincere la Champions sulla panchina della Juventus che vale più di qualsiasi scudetto all’Inter. Ma se la Juventus non l’ha vinta nemmeno con Cristiano Ronaldo vuol dire che l’impresa è ad altissimo rischio e fallire nuovamente questo obiettivo è un’ipotesi che Conte non può trascurare, senza sottovalutare la sua brusca rottura con Agnelli cinque anni fa. In compenso non bisogna dimenticare che Conte ha la casa a Torino, dove i tifosi gli chiedono di tornare al posto di Allegri, molto meno amato di lui. Ma possono bastare questi punti fermi per fargli preferire la panchina bianconera a quella nerazzurra?

    Anche i tifosi nerazzurri sarebbero tutti dalla sua parte dopo le prime vittorie, perché proprio Conte diventerebbe il simbolo della riscossa nei confronti della grande rivale. E poi c’è un precedente beneaugurante, nel caso in cui Conte diventasse l’allenatore dell’Inter. Giovanni Trapattoni, infatti, che vinse il doppio dei suoi scudetti sulla panchina della Juventus ma nell’arco di dieci anni, passò direttamente da Torino a Milano e sulla panchina dell’Inter vinse subito lo scudetto con un altro record, di 58 punti, perché nel 1987 la vittoria ne valeva due e il campionato era a 18 squadre. Se la storia si ripete, come spesso accade nel calcio, Conte conquisterebbe i tifosi dell’Inter rinnovando il ricordo di Trapattoni. Ma è anche vero che il suo maestro Lippi, dopo aver lasciato male la Juventus, tornò e rivinse lo scudetto, strappandolo proprio all’Inter in quel famoso 5 maggio 2002. Nel dubbio, comunque, non cambiamo idea: per lui e per l’Inter, sarebbe meglio se Conte non tornasse alla Juventus.

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