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  • Coronavirus, Conte: 'Su aperture non possiamo fare di più, rischio nuovo contagio c'è. Alle banche chiedo atto d'amore'

    Coronavirus, Conte: 'Su aperture non possiamo fare di più, rischio nuovo contagio c'è. Alle banche chiedo atto d'amore'

    Torna a parlare Giuseppe Conte. In un punto stampa da Lodi, il premier ha commentato i pochi allentamenti alle misure restrittive per l'emergenza coronavirus: "Abbiamo fatto qualche passettino in avanti, per qualcuno non è sufficiente ma non possiamo fare di più. Sono il primo che vorrebbe allentare le misure però per adesso dobbiamo ancora procedere così. Il rischio di contagio di ritorno o riesplosione dei focolai è molto concreto ed è la ragione che ci spinge ad adottare sì un allentamento delle misure ma con prudenza. Istituire una zona rossa è stata una grande sfida mai presa nel dopoguerra ad oggi. Non  possiamo portare in zona rossa 45mila abitanti e disinteressarci poi delle conseguenze economiche e sociali. Saranno importantissimi i vari test, sia il tampone sia quelli sierologici: man mano che diffonderemo questi test e che coinvolgeremo la popolazione, avremo un patrimonio informativo che ci consentirà di muoverci in questa seconda fase con maggior avvedutezza e sicurezza. Non possiamo permetterci di aver una situazione fuori controllo. E' questo il momento di agire con ragionevolezza, con prudenza. La strategia sanitaria per la fase 2 prevede un approccio anche più scientifico sul tracciamento dei contatti che avverrà attraverso l'ormai famosa app. Applicazione che sarà su base volontaria, perché non possiamo obbligare nessuno a scaricarla"".

    Sul sistema bancario e l'erogazione di liquidità alle imprese, Conte dice: "E' un atto d'amore che chiedo alle banche, affinché facciano un grande sforzo per erogare liquidità alle imprese che hanno bisogno. Venite incontro a queste richieste".

    Sulle scuole rimaste chiuse: "Da lunedì torneranno a lavorare 4,5 milioni di persone. Prenderanno mezzi pubblici e anche privati. Creeremo più occasioni di contagio. È la ragione per cui anche le scuole devono rimanere chiuse".

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