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  • Crotonemania: rinnovo Nicola? Il tempo di un giro in bici

    Crotonemania: rinnovo Nicola? Il tempo di un giro in bici

    • Michele Santoro
    PEDALARE INCERTO. Se è vero che viaggiare aiuta a riflettere, pensare, prendere decisioni importanti, di sicuro Nicola il prossimo 18 giugno, data dell’incontro con la dirigenza rossoblù, avrà le idee chiarissime sul proprio futuro e su quello della sua squadra. I quasi 1300 chilometri che separano Crotone da Torino, e che oggi porteranno l’allenatore da Pescara ad Ancona, sono l’occasione giusta per meditare sul Crotone che verrà. Contrattualmente, il rapporto tra società e tecnico si è automaticamente rinnovato per un’altra stagione al raggiungimento della salvezza, ma senza le dovute garanzie lo scenario potrebbe assumere risvolti imponderabili.

    “SASSUOLO MODELLO DA SEGUIRE”. Le ambizioni per il prossimo anno sono diverse da quelle passate, forse anche un po’ troppo ambiziose, in fondo che male c’è. Il problema è trovare la sinergia giusta tra quello che pretende Nicola, non sempre supportato in fase di mercato, e quello che la dirigenza è disposta a concedere. Se è vero che si aspira a essere una realtà solida del massimo campionato, ricalcando la progressiva ma costante crescita degli emiliani, è altrettanto vero che le risorse non saranno certamente le stesse di quelle impiegate dall’ex presidente di Confindustria. L’epopea neroverde a firma Giorgio Squinzi, iniziata nel 2002, ha portato la squadra dalla C all’Europa League non solo con la valorizzazione del proprio parco giocatori e dell’autoctono settore giovanile, ma anche grazie all’esborso di corposi investimenti che hanno interessato, in primis, il Mapei Stadium. La “nuova” classe dirigente pitagorica sarà pronta a ovviare a determinati gap e a scrivere la sua storia anche in A? Gli ultimi miracolosi mesi di stagione hanno distolto l’attenzione dagli errori commessi durante i precedenti e dal fatto che, prima di essere la favola, i rossoblù fossero considerati la barzelletta del campionato. Disorganizzazione e impreparazione, da subito, non saranno più concepibili.

    NOMI NUOVI. George Puscas è l’eroe che ha regalato al Benevento la prima storica partecipazione in A, ma non è tra le fila dei campani che potrebbe disputarla. Per sostituire Falcinelli, infatti, Ursino avrebbe pensato proprio all’attaccante rumeno di proprietà dell’Inter, che per caratteristiche fisiche e tecniche somiglia molto all’ex numero 11 rossoblù. Con la Lazio, inoltre, dopo gli approcci per Rossi e Palombi, si è parlato anche di Ricardo Kishna: l’olandese, però, è destinato a rimanere una suggestione a causa del suo importante ingaggio. Molto più concreta è la pista che porta al centrocampista iberico Fran Merida, retrocesso in Segunda Liga con l’Osasuna e con un passato prestigioso nell’Academy dell’Arsenal. Anche se i sogni, in casa Crotone, equivalgono a ritorni: si lavorerà sodo per i rientri di Ricci e Budimir.
     
     
     
     
     

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