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  • Crotonemania: Stroppa, il bel gioco non è fatto per la Serie A! Bisogna cambiare atteggiamento

    Crotonemania: Stroppa, il bel gioco non è fatto per la Serie A! Bisogna cambiare atteggiamento

    • Antonio Franco
    C’è una certezza in serie A, quando gioca il Crotone il bel gioco è assicurato. Le prestazioni della squadra di Stroppa, infatti, fino ad oggi non sono mai state banali, ha messo in difficoltà chiunque abbia incontrato sulla sua strada ma in sostanza, però, la classifica dice un solo punto raccolto. Allora cos’è che non va in questa squadra? Cosa c’è da rivedere? Le critiche non mancano, c’è chi vorrebbe una punta di peso, chi una diversa organizzazione di gioco, chi meno spettacolo e più concretezza. Ecco, io sto dalla parte di quest’ultimi.

    Ovvio, a chi non piace il calcio spettacolo? Passaggi corti, palla sempre a terra, tocchi di prima. Spettacolo se ti chiami Barcellona. Purtroppo per Stroppa quel tipo di calcio va bene se hai i grandi nomi, i top player davanti e soprattutto dietro, io apprezzo il coraggio del nostro allenatore, la squadra vista contro la Juve e anche contro il Cagliari mi ha ben impressionato, però. C’è sempre un però. Il bottino è misero, un solo punto in cinque partite, ultimo posto e maggiori candidati alla retrocessione. Si, perché nel calcio conta poco il bel gioco se non arrivano i risultati, sono quelli che ti danno diritto ad entrare nella storia. Mi viene in mente il Napoli di Sarri, probabilmente la squadra più bella che abbiamo visto in Italia negli ultimi 20 anni, eppure la bacheca è rimasta quasi vuota. Il Crotone deve salvarsi e per farlo deve invertire la marcia e farlo subito, bisogna cambiare finchè si è in tempo. Stroppa, purtroppo, deve abbandonare la teoria del bel gioco e pensare più ad un calcio all’italiana: difesa a quattro, squadra compatta e gioco di rimessa. Più tattica meno tecnica, è questa la logica in Italia, e già in passato, purtroppo si è capito che è difficile cambiarla.

    Io sto dalla parte di Stroppa, non è facile cambiare mentalità, col Cagliari mi sono divertito ancora di più che con la Juve, ho visto una squadra viva, sempre pronta ad attaccare, anche a pareggio raggiunto non ha mai abbassato il baricentro. L’obiettivo è sempre stato di quello di vincerla, perché la mentalità di Stroppa è quella di “si scende in campo per vincere”. Beh, purtroppo non siamo il Barcellona, dobbiamo salvarci e perciò caro Giovanni ogni tanto potremmo anche scendere in campo per pareggiare, soprattutto in trasferta. Tanto per Stroppa ci sarà tempo per mostrare le sue doti di grande allenatore, sta mostrando di che pasta è fatto e sono più che convinto che presto arriverà anche per lui la grande occasione. Ora, però, salviamoci.
     

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