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  • Da Agnelli a Marotta, i club incolpano il Covid per lo sfascio economico: ma i danni li hanno fatti prima

    Da Agnelli a Marotta, i club incolpano il Covid per lo sfascio economico: ma i danni li hanno fatti prima

    • Stefano Agresti
      Stefano Agresti
    E’ triste dirlo, ma il Covid sta diventando un alibi per i club in difficoltà finanziaria. Per carità, che la pandemia abbia complicato la vita alle nostre società - così come a quelle degli altri paesi - è indiscutibile. Del resto qual è l’azienda che è passata indenne da lockdown e mercati fermi, crisi economica e nuova povertà? E questo ha avuto conseguenze pure nel calcio, perché gran parte degli sponsor hanno diminuito o annullato gli investimenti, i proventi dei botteghini sono diventati nulli, i network televisivi hanno ritardato (e provato a ridurre) i lauti pagamenti per i diritti tv.

    Questi problemi, certamente gravi, si sono però inseriti in una situazione che nel mondo del pallone era già seriamente compromessa. Le diseconomie precedenti alla diffusione del Covid avevano messo a rischio molte società ben prima che la pandemia provocasse ulteriori sconquassi. Ingaggi troppo alti, investimenti eccessivi, rose esagerate, impegni finanziari non in linea con le possibilità dei club: tutto questo esisteva già, tant’è vero che molte società avevano denunciato difficoltà assortite e serissime e tante erano sull’orlo della crisi, se non del fallimento.

    Quando Agnelli e Marotta raccontano del disastro economico provocato dal Covid al calcio - e lo hanno fatto entrambi negli ultimi giorni - fingono di dimenticare che la cattiva gestione è molto più antica del virus. Non riguarda tutte le società, ma molte di loro. Nel momento in cui chiedono un sostegno finanziario allo Stato, dovrebbero pensare a quanto hanno combinato troppi presidenti negli ultimi dieci o quindi anni. E soprassedere.

    @steagresti
     

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