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  • Da Buffon a Zanetti:|La squadra senza età

    Da Buffon a Zanetti:|La squadra senza età

    Inossidabili, testardi, inguaribili ottimisti. I fratelli di Totti hanno in comune una carta d’identità ormai datata. E una forza di volontà fuori dal comune: da campioni, a prescindere dalle virtù tecniche. Ma con punte di vera eccellenza.

    il rivale — Ad esempio la vicenda di Gigi Buffon è molto simile a quella del Pupone. Lui ha debuttato in A con il Parma il 19 novembre ’95 a 17 anni e ha appena rinnovato il contratto con la Juve sino al 2015. Quindi anche lui si candida a tagliare il traguardo del ventennale di carriera. Certo, ha la macchia di una stagione in serie B, ma per evidenti motivi extra-tecnici. L’alfiere di questa generazione di ferro è però, senza dubbio Javier Zanetti, il capitano dell’Inter. L’esordio risale al 27 agosto 95 (Inter-Vicenza) e in questi anni ha inanellato trofei e record straordinari. Ad agosto compirà 40 anni e nella sua testa vuol sfondare anche questo fatidico muro. Ancora il rinnovo non è stato formalizzato, ma è arduo credere che Moratti non assecondi il suo desiderio. Il loro esempio dà forza al nutrito gruppo degli over 34, un fenomeno che è la prova come anche nel calcio la longevità atletica non sia più un tabù.

    la diaspora — E dire che la scorsa estate hanno salutato la serie A talenti del calibro di Inzaghi e Zambrotta (che hanno smesso), mentre ora Del Piero, Gattuso, Nesta e Seedorf si stanno confrontando con altre realtà e con successo. A dimostrazione che la qualità non ha frontiere, soprattutto se associata ad una professionalità esemplare. Idealmente hanno passato il testimone a colleghi solo un po’ più giovani, ma determinati ad alzare il più possibile l’asticella delle loro sfide.

     
    i superstiti — Proprio al fianco di Totti c’è ancora Perrotta, a lungo suo compagno anche in Nazionale. E sempre nella capitale, sulla sponda-Lazio, c’è una pattuglia di veterani da copertina. Il goleador Klose soprattutto, ma anche Brocchi e Biava: anime dello spogliatoio di Petkovic. Invece al Milan è passata a Massimo Ambrosini la fascia di capitano in campo e fuori, con Christian Abbiati valido interprete dello spirito rossonero degli anni più belli. E nell’Inter tengono duro anche due mastini come Walter Samuel e Dejan Stankovic. Nonostante gli infortuni riescono sempre a farsi apprezzare con prestazioni ancora degne del ciclo del Triplete.

    gli esempi — Nel Genoa il capitano è sempre Marco Rossi, da dieci anni rossoblù e bandiera amatissima di una squadra in cui il turnover è frenetico. A Catania ha trovato l’elisir della giovinezza Nicola Legrottaglie, sempre protagonista dopo gli anni belli alla Juve. Anche al Chievo c’è un’enclave da primato. Luciano continua a fare la sua parte, mentre Squizzi si batte nonostante sia prossimo al traguardo dei 39 anni. E a Parma Alessandro Lucarelli onora al meglio la fascia di capitano. Tante storie, tante certezze. Senza paura d’invecchiare.


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