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  • Da Llorente a Iturbe: è crisi del 2° anno

    Da Llorente a Iturbe: è crisi del 2° anno

    Nella vita, come nel calcio, ripetersi non è mai facile. Dopo un'ottima annata, bastano poche partite sbagliate per attirare su di sè le critiche: tifosi, allenatori e addetti ai lavori hanno poca memoria, non si può vivere di rendita. Lo sanno bene alcuni dei protagonisti della scorsa Serie A, che per motivi diversi oggi non stanno vivendo un momento positivo, tanto da valutare la possibilità di preparare le valigie la prossima estate.

    NUOVO BUFFON - È il caso di Simone Scuffet, portiere dell'Udinese. A soli 17 anni, lo scorso anno ha collezionato sedici presenze da titolare, conquistando tutti, appassionati ed esperti, che rivedevano in lui le caratteristiche del primo Buffon. A sancire la grande stagione del numero 22 friulano, anche la convocazione dell'allora ct Cesare Prandelli per uno stage della Nazionale maggiore. D'estate, poi, sono arrivate le offerte di tanti club: il Milan, la Roma e soprattutto l'Atletico Madrid vicecampione d'Europa, ma il giovane portierino ha ringraziato e declinato, preferendo rimanere vicino a casa e concludere la scuola. Il ritorno dal prestito al Granada di Orestis Karnezis, che sulla carta avrebbe dovuto aiutarlo a completare la definitva maturazione, ha invece bloccato la sua crescita. Il greco si è preso il posto da titolare, lasciando al classe '96 solo le briciole: nessuna presenza in questo campionato e appena tre in Coppa Italia. Il futuro è un rebus, la Fiorentina vorrebbe affidargli il dopo-Neto, in coabitazione con il rumeno Tatarusanu, l'Udinese potrebbe lasciarlo partire e valorizzare un altro prodotto del vivaio, il classe 1997 Alex Meret.

    SVALUTAZIONE GIALLOROSSA - Tra chi ha deluso di più in questa stagione c'è, senza dubbio, la Roma. Soprattutto l'attacco, nella persona dell'acquisto estivo più importante, l'argentino Juan Manuel Iturbe. Quasi trenta milioni di euro tra costo fisso e bonus pagati al Verona per avere in cambio solo un gol, contro la Juventus, in 20 partite. Il suo agente ha già fatto sapere che ci sono tante squadre che lo seguono, tra le quali l'Arsenal, club dove giocava, fino a due stagioni fa, Gervinho. Anche per l'ivoriano questa sarà una stagione da dimenticare: una sola rete in più del compagno di squadra Iturbe, contro le 9 dello scorso anno, e un rendimento sempre più in calo, che fanno dubitare circa una sua permanenza nella Capitale, soprattutto nel caso in cui Rudi Garcia, l'uomo che più ne ha esaltato le caratteristiche, lasciasse la panchina giallorossa. Può essere lontano da Roma anche il futuro di un altro pilastro della Roma, Miralem Pjanic, seguito da Barcellona, Liverpool e Manchester United.

    SONNO NAVARRO - "Il leone si è addormentato" cantavano Timon e Pumbaa nel celebre film d'animazione Disney. Anche il Re Leone della Juventus, Fernando Llorente, sembra essersi preso un periodo di pausa, che è coinciso con l'esplosione del connazionale Alvaro Morata. Dopo i 18 gol della scorsa stagione, ne sono arrivati solo 7 fino a ora, e i bianconeri, che in estate rivoluzioneranno completamente il proprio attacco, stanno cercando acquirenti. Llorente è arrivato a parametro zero due stagioni fa, dopo un lungo braccio di ferro con l'Athletic Bilbao, e una cessione permetterebbe alla società di corso Galileo Ferraris di registrare una grande plusvalenza. 

    EMIGRANTI GRANATA - Chi aveva già lasciato l'Italia dopo un'ottimo 2013/2014 sono gli ex gemelli del gol del Torino, Ciro Immobile e Alessio Cerci. 35 reti in due nell'anno che ha riportato i granata in Europa, numeri che non sono stati confermati quest'anno. Il capocannoniere della scorsa Serie A ha provato l'avventura tedesca, ma al Borussia Dortmund, con la maglia numero 9 di Lewandowski, sono arrivate più panchine che gol. Il futuro è lontano dal Gelbe Wand, il muro giallo del Signal Iduna Park. Fiorentina, Lazio, Milan e, ultimo in ordine di tempo, Liverpool sono alla finestra. Attende di capire dove giocherà la prossima stagione anche Alessio Cerci, oggetto misterioso sia a Madrid, sponda Atletico, sia a Milano, nel quale è finito nel vortice di mediocrità del gruppo rossonero allenato da Inzaghi.

    Marco Demicheli

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