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  • Da Salerno la conferma, lo scudetto si vince (e perde) in provincia: nessuno lascia punti quanto il Milan, l'Inter...

    Da Salerno la conferma, lo scudetto si vince (e perde) in provincia: nessuno lascia punti quanto il Milan, l'Inter...

    Lo si è detto a più riprese e mai come in questo momento, complice lo scivolone del Milan a Salerno, la sensazione forte è che la corsa a tre per lo scudetto si risolverà in provincia. Un'impressione rafforzata dal fatto che la prima stagione col calendario del girone di ritorno "sballato" ha spalmato poco e male gli scontri diretti tra le contendenti per il titolo nella seconda metà di stagione e saranno quindi soprattutto i match con le piccole a mettere in palio quei punti che risulteranno determinanti per la vittoria finale. E il pari del Milan all'Arechi non ha fatto altro che confermare un trend piuttosto preoccupante per la formazione di Pioli.

    TREND NEGATIVO - Nessuna delle squadre impegnate per la conquista del tricolore ha infatti lasciato per strada tanti punti quanti i rossoneri: contro avversari che stazionano nella seconda parte della graduatoria - dall'undicesimo al ventesimo posto - Leao e compagni hanno già pagato un prezzo di 10 punti, con i pari contro Udinese e Salernitana e la doppia sconfitta interna con Sassuolo e Spezia. Passi falsi figli spesso e volentieri della superficialità con cui sono stati affrontati rivali sulla carta inferiori a livello tecnico, ma anche di atteggiamenti tattici ben precisi e di fronte ai quali il Milan non è riuscito ad individuare le necessarie contromisure. In tal senso, la gara di venerdì prossimo contro i friulani a San Siro sarà l'ennesima controprova se Pioli saprà restituire cattiveria agonistica ai suoi e trovare il modo di risolvere il rebus del pressing alto, tanto sofferto dal Diavolo nelle sue giornate meno ispirate.

    NAPOLI SPRECONE - Se Atene piange, Sparta non ride e in questo caso ci riferiamo al Napoli di Luciano Spalletti, che il prossimo 6 marzo affronterà proprio il Milan in uno scontro diretto che determinerà la vera alternativa all'Inter per lo scudetto. Anche gli azzurri, prossimi ad affrontare il Cagliari in una sfida molto insidiosa contro l'ex Mazzarri, non hanno espresso a pieno il loro potenziale contro le formazioni meno blasonate. Sono 8 i punti dilapidati con le medio-piccole - ko al 'Maradona' con Empoli e Spezia e pari col Sassuolo - confermando quella sensazione di leggerenza che accompagna Insigne and co. da diverse stagioni a questa parte e che è parzialmente mitigata dalla soddisfazione di giocarsela alla pari con le altre squadre in lizza per un piazzamento nell'Europa che conta di più, quella della Champions League.

    GUIDA L'INTER - E così, nella giornata che potrebbe riportarla davanti a tutti e con l'ambizione addirittura di poter allungare ulteriormente col recupero ancora da fissare in calendario contro il Bologna, l'Inter riprende fiato ed entusiasmo. Corroborata e supportata da un rendimento che contro certi avversari è stato in linea con le aspettative per i campioni d'Italia: se togliamo il pari dell'ottobre scorso contro la Sampdoria a Genova, Simone Inzaghi non è mai inciampato contro certe squadre che occupano la seconda metà della tabella, trovando risorse tecniche e caratteriali per risolvere la pratica sempre e comunque. Come dimostra per esempio il successo sul campo del Sassuolo o quello più recente di San Siro col Venezia, mentre in tutti gli altri casi l'Inter ha sempre fatto valere la legge del più forte imponendosi in maniera agevole. L'hanno detto in tanti, lo ribadiamo pure noi: questa corsa scudetto si risolverà nei dettagli e, ad oggi, questi sono tutti dalla parte della squadra di Inzaghi.

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