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  • Da spalla di Nunez a partner ‘Mondiale’ di Leao: Gonçalo Ramos scalpita, il Portogallo aspetta e i top club... osservano

    Da spalla di Nunez a partner ‘Mondiale’ di Leao: Gonçalo Ramos scalpita, il Portogallo aspetta e i top club... osservano

    • Andrea Barbuti
    Joao Felix, Rafael Leao, Fabio Vieira, Vitinha, Pedro Neto… ormai ogni partita della nazionale portoghese è buona per veder esordire uno dei tanti giovani fenomeni nati sul suolo lusitano, dalla fredda e rigida Viana do Castelo alla mite e soleggiata Faro. Questa sera la seleçao rossoverde affronta la Repubblica Ceca a Praga e potrebbe essere il turno di colui che in pochi mesi è diventato l’uomo del momento nella capitale Lisbona (sponda biancorossa), facendo dimenticare Nunez: il centravanti del Benfica, Gonçalo Ramos.

    LA SUA NOTTE? - Inizialmente ignorato dal CT Santos, la notizia della rinuncia definitiva alla nazionale di Rafa Silva, suo compagno di razzie al Benfica, ha liberato un posto che l’allenatore campione d’Europa 2016 ha deciso con lungimiranza di riservare all’attaccante algarvio. Pochi giorni dopo anche Joao Felix ha lasciato il ritiro per problemi fisici, così, Gonçalo Ramos si è ritrovato a essere l’unico centravanti in rosa oltre a Cristiano Ronaldo. Ai lati di quest’ultimo, a Praga dovrebbero scendere in campo dal primo minuto Leao e Bernardo Silva (o Diogo Jota con Bernardo arretrato in mediana). Nella ripresa, però, potrebbe esserci spazio anche per l’esordio del giovane Gonçalo.

    DA SPALLA DI NUNEZ… - Nato nel giugno del 2001 ad Olhao, che da quelle parti chiamano “la perla dell’Algarve”, da quando ne aveva 12 gioca nel Benfica. Lo scorso anno si è affermato fra i titolari, prima con Jorge Jesus, ma soprattutto dopo l’arrivo di Verissimo, che lo aveva allenato nella squadra B. In quel Benfica, tutto grinta, baricentro basso e ripartenze, il suo ruolo era sostanzialmente quello di fido scudiero di Nunez, con il quale andare a fare la guerra su tutti i palloni lì davanti e cercare di trasformare il maggior numero di occasioni possibili in gol, non importa come, senza badare a troppi ghirigori. Si è rivelato un’importante arma tattica anche per la sua duttilità, soprattutto nell’andata degli ottavi di Champions contro l’Ajax. Nella ripresa, Verissimo lo spostò a fare praticamente la mezzala, per far spazio al bomber ucraino Yaremchuk. In quella posizione, con tanto campo di fronte, spaccò la partita e risultò decisivo anche nel definitivo 2-2: una sua tremenda botta dalla distanza fu contenuta male dal portiere degli olandesi e proprio Yaremchuk si avventò sul pallone e lo appoggiò in porta. La sua vera e propria presentazione al calcio europeo avvenne però al turno successivo, i quarti di finale contro il Liverpool, quando, al ritorno, segnò il suo primo gol in Champions davanti ai più di 50 mila di Anfield. A fine stagione, le reti messe a segno erano 8 più 4 assist, in 46 partite.

    ...A IMPLACABILE REALIZZATORE - Sempre in Champions League è avvenuta la seconda presentazione, quella della sua nuova versione, targata Roger Schmidt. Con l’addio di Nunez, infatti, è diventato lui l’unico terminale offensivo della squadra e ha beneficiato del gioco spumeggiante imposto dall’ex allenatore del PSV. Alla prima uscita stagionale, ad agosto, all’andata del preliminare di Champions contro il Midtjylland fa già tripletta. Nei pochi mesi estivi è diventato un giocatore completamente diverso da quello visto fino a maggio: non più un grintoso lottatore, anche di qualità, ma un moderno centravanti capace di dialogare nello stretto, di creare deliziose combinazioni coi tre trequartisti (Joao Mario, David Neres e Rafa Silva) e di segnare a raffica, in tutti i modi. Alla prima sosta nazionali il suo bottino dice 8 gol e 6 assist in 12 partite in tutte le competizioni: più che nell’intera stagione scorsa.

    IL FUTURO DELLA NAZIONALE - In estate si era parlato di un interessamento del PSG, ma non se ne è fatto nulla, mentre oggi le principali spasimanti sono Manchester United e Bayern Monaco. Numeri del genere erano impossibili da ignorare anche da Santos. Così, dopo le 18 presenze in under 21, con 14 gol all’attivo, tra oggi e martedì potrebbe arrivare il suo momento anche con la nazionale maggiore. È stato spalla di Nunez al Benfica, oggi è riserva di Ronaldo in nazionale e in futuro sarà la tagliente punta di un tridente ai cui lati agiranno Rafael Leao e Joao Felix. La conchiglia è pronta schiudersi: il Portogallo non vede l’ora di farsi abbagliare dalla “perla dell’Algarve”.
     

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