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  • Dai legionari romani ai giorni d'oggi, il pallone si racconta in un libro: 'Felice di essere preso a calci'

    Dai legionari romani ai giorni d'oggi, il pallone si racconta in un libro: 'Felice di essere preso a calci'

    Il cane è il migliore amico dell'uomo? Sì, ma anche il pallone. 25 secoli prima di Cristo era già lì che rotolava. Sorridente e contento, perché "Felice di essere preso a calci". E' questo il titolo del libro scritto da Mauro De Cesare, una delle storiche firme del Corriere dello Sport, e in uscita domani 12 novembre (edito da Absolutely Free e con prefazione di Luigi Ferrajolo). E' il pallone stesso a raccontare la sua storia, dal suo antenato fatto con le viscere degli animali fino all'ultima generazione ultramoderna di oggi. E' rotolato in ogni parte del mondo, e di storie da raccontare ne ha tantissime: dai tempi dei legionari romani a quando ha vissuto nelle trincee durante le Guerre Mondiali del XX secolo.

    LA STORIA - Ha partecipato a 21 Mondiali, nessuno ne ha fatti più. Sempre titolare eh, non è mai uscito dal campo. Highlander. A metà degli anni Cinquanta per la prima volta è stato messo a lucido e ricoperto d'oro per essere consegnato al giocatore più forte del momento. Una tradizione che va avanti ancora oggi. Ha visto crescere Ronaldo e Messi, è stato il protagonista dei quasi 1300 gol di Pelè e si è preso una "carezza" da Maradona e dalla sua Mano de Dios. E poi ancora: ha pianto per la tragedia di Superga, si è fatto una risata ai tempi di Mai dire Gol della Gialappa's Band e ha partecipato - attivamente - alle vittorie mondiali dell'Italia. Tante storie, curiosità e aneddoti raccontati da chi ha vissuto in ogni epoca e parte del mondo. De Cesare dà voce al pallone, il migliore amico dell'uomo.

    Dai legionari romani ai giorni d'oggi, il pallone si racconta in un libro: 'Felice di essere preso a calci'

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