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Dalla rivincita con la Juve alla rottura con Ronaldo: ecco Rudi Garcia, l'uomo dalle proteste insolite
L'ESPLOSIONE - Ma andiamo con ordine. Ex centrocampista classe 1964, il 59enne passa gran parte della sua carriera da calciatore al Lille: è proprio lì che raggiunge il picco da allenatore. Con i francesi infatti, vince la Ligue1 del 2011, unita alla Coppa di Francia, lanciando pure attaccanti del calibro di Eden Hazard e Gervinho. Proprio quest’ultimo Garcia porta con sé alla Roma nel 2013: con i capitolini parte fortissimo, vincendo la bellezza di 10 partite nelle prime 10 giornate. Non bastano però per centrare lo Scudetto (a fine stagione raggiungere quota 85 punti): davanti a lui c’è la Juventus, che gli regala prima dolori e poi gioie.
L'USCITA FATALE - Dolori appunto, con quel ko nell’ottobre del 2014 mai dimenticato allo Stadium: 3-2 finale con tanto di rigore realizzato da Tevez. Un rigore considerato come “una ingiustizia” da Garcia: qui compie il famoso gesto del violino contro l’arbitro Gianluca Rocchi che gli costa l’espulsione. Il legame con il tifo giallorosso è fortissimo, spento nemmeno dall’esonero a stagione in corso nel 2016: a pesare una frase mal digerita da James Pallotta. Questa l’uscita incriminata da parte del tecnico francese: “Il gap con la Juve è incolmabile”.
LA RIVINCITA - Juve che ritrova col Lione nel 2020 in occasione degli ottavi di una Champions ‘speciale’ causa stop per Covid: all’andata vincono i francesi in casa, al ritorno non basta ai bianconeri il successo casalingo per 2-1. Un traguardo festeggiato ‘insieme’ ai tifosi della Roma nel post gara: “Questa vittoria è per voi”. In mezzo l’esperienza al Marsiglia, con tanto di finale persa in Europa League contro un forte Atletico Madrid. Ma anche qui, come a Roma, ecco l’insolita protesta in campo: dal violino di Torino, al telefonino di Marsiglia per mostrare in diretta all’arbitro che il gol annullato non era in fuorigioco.
CR7 FATALE - Nel 2022 poi l’avventura araba all’Al Nassr: le aspettative sono tante, e non basta nemmeno Cristiano Ronaldo, giunto a stagione in corso: esonero. Esonero con lo zampino dello stesso CR7, il quale non ha gradito affatto alcune scelte tecniche del francese. A dimostrarlo alcuni sfoghi dell’ex Juve dopo le sostituzioni. Ed adesso ecco il Napoli e il ritorno in Serie A: siamo sicuri che Garcia non saprà deluderci, dentro e fuori dal campo.