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  • Destro a vuoto:| Chiuso da Totti e Osvaldo a Roma

    Destro a vuoto:| Chiuso da Totti e Osvaldo a Roma

    La linea d'ombra che divide il trionfo dal fallimento è un confine virtuale, impercettibile fino al momento in cui lo si attraversa. Se parliamo di Mattia Destro — il giocatore-vetrina del mercato italiano — tutti gli addetti ai lavori concordano su un dato di fatto: è un potenziale campione. A due mesi dall'inizio della stagione, però, l'attaccante marchigiano si ritrova sospeso in una sorta di limbo che lo fa restare in bilico proprio sulla linea di cui abbiamo parlato. Paradossalmente, potrebbe essere proprio il Genoa — che lo ha venduto alla Roma per 16 milioni (comprese le comproprietà di Verre e Piscitella) — a sancire domenica prossima malinconia o rinascita, dopo che la Nazionale per Mattia ha avuto un sapore agrodolce. Impressioni di metà settimana? Se capitan Totti dovesse superare l'affaticamento al flessore che ieri lo ha costretto a un lavoro differenziato (ma oggi dovrebbe rientrare in gruppo, anche se difficilmente farà allenamento doppio), Destro a Marassi potrebbe conoscere un'altra panchina, col rischio grande che nella casella dei gol segnati in campionato resti ancora lo zero.

    Incompatibilità - In realtà, in azzurro Mattia un gol (bello) lo ha anche segnato (con Malta), ma Prandelli ha detto chiaramente come nel modulo attuato più di frequente dalla Nazionale, il 4-3-1-2, Osvaldo e Destro non siano perfettamente compatibili, senza contare che chi ha sempre un posto da titolare quasi sicuro è Balotelli e Giovinco (vedi la partita con l'Armenia) gode della piena stima del c.t. Certo, il 4-3-3 di Zeman (in cui ieri Destro è stato provato al posto di Totti) è un'altra cosa, ma il boemo ha detto come a destra, a parte Lamela, «non vuole giocare nessuno» e quindi Mattia si trova in lizza con Totti e Osvaldo per due posti. Difficile immaginare di scalare gerarchie quando hai davanti il più forte giocatore della storia del club e il capocannoniere, uno su cui lo stesso Zeman — pur dopo la panchina con l'Atalanta — ha speso queste parole: «Tecnicamente è il giocatore più forte della Roma dopo Totti».

    Fascia ghetto - Domanda: come si esce da questa situazione? Adattandosi oppure segnando a raffica. Non è un mistero, però, che nell'entourage del giocatore ci sia un po' di dispiacere perché si pensava che — dopo aver a lungo meditato sul trasferimento — sarebbe stato impiegato da centravanti e non sulla fascia, visto che galleggiava anche l'ipotesi di una cessione di Osvaldo. La realtà ha dimostrato invece come il primo candidato a quel posto (peraltro ambito anche da Totti) è Osvaldo. Ovvio che tutti in società si sono premurati di segnalare a Mattia come gli esterni nel gioco di Zeman segnino tanto lo stesso, ma tra la parola e il gol c'è per il momento una distanza abissale.

    Fiducia Capozucca - A rincuorare il giocatore c'è anche un prossimo rivale, il d.s. rossoblù Capozucca. «Destro è un predestinato — dice a Rete Sport —. Sta avendo alcune difficoltà, ma è normale. Bisogna dargli tempo, è assurdo considerarlo un flop dopo solo 7 partite. Lo volevano tutti, ma lo abbiamo dato alla Roma perché è la società del futuro, con cui è importante avere dei buoni rapporti. Sabatini, poi, è il più bravo d.s. che c'è». Se sentite un suono di violini, non vi siete sbagliati. Non lo sapevate che il calcio italiano è un paradiso?

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