Di Gennaro scrive per CM: 'Il mio Paolo Rossi, ala della Cattolica Virtus. Quando ai Mondiali disse a Bearzot...'
Paolo era una persona buona, in questi due anni insieme, come opinionisti della Rai, ho potuto conoscerlo ancora meglio. Come calciatore parlano la sua carriera, la sua storia, le sue vittorie e i suoi trofei! Immenso! Tanti però non sanno che Paolo nasce come ala destra nella Cattolica Virtus società di calcio giovanile di Firenze allora affiliata alla Juventus. E che ala ragazzi, uno spettacolo: dribbling e cross al centro dell’area per l’attaccante che ringraziava. Io ho quattro anni meno di lui, abitavo nel quartiere di Soffiano, poco distante dai campi della Cattolica, e ricordo bene i suoi dribbling da ragazzino. E quante partite contro la mia Fiorentina, che ricordi.
Poi, come compagni di squadra, la Nazionale ed infine il Verona in un anno tribolato dal suo ginocchio destro che spesso si gonfiava. Ma della Nazionale in Messico ‘86, unico mio Mondiale e ultimo di Pablito, vorrei ricordare un passaggio che fa capire lo spessore dell’uomo. Per Bearzot il centravanti titolare della squadra era Paolo, ma alla vigilia della gara d’esordio contro la Bulgaria, fu lui stesso a far capire a Enzo che non era pronto fisicamente e mentalmente e che sarebbe stato di peso per la squadra. Si chiamò fuori per non portare via il posto a chi stava meglio di lui. Ecco, Paolo era anche questo, anzi era soprattutto questo, consapevole e riconoscente, allo stesso tempo, verso chi lo aveva sostenuto contro tutto e tutti!
Ciao Paolo, è stato facile volerti bene, tuo Dige