Donnarumma, vertice a Montecarlo per il rinnovo: ore di attesa per il Milan

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Ore decisive per Gianluigi Donnarumma, che in queste ore sta decidendo il suo futuro. Il portiere del Milan è a Monte Carlo, dove è arrivato insieme a Enzo Raiola, dopo la partita della Nazionale a Udine contro il Liechtenstein. Al Montecarlo Bay, super vertice con Mino Raiola e i famigliari di Gigio: sul tavolo la prosecuzione della carrriera del classe 1999 di Castellammare di Stabia.LA RISPOSTA AL MILAN - Il contatto con il Milan potrebbe avvenire nella giornata di domani, quando da parte di Donnarumma e del suo entourage potrebbe arrivare la tanto attesa risposta alla proposta di rinnovo fatta dalla società rossonera. Il Milan, tramite l'ad Marco Fassone, è arrivato a offrire 3,5 milioni a stagione per cinque anni, a fronte dei 5 chiesti da Raiola. Al di là della cifra (che il Milan potrebbe anche alzare), il vero nodo della questione sembra essere la presenza o meno di una clausola rescissoria all'interno del nuovo contratto. E la volontà del giocatore? Le ultime dichiarazioni fanno pensare a una ferma intenzione di restare al Milan. Vedremo se nel contatto previsto per domani avranno un peso. Intanto le big d'Europa, con il PSG in testa, osservano la situazione.
E' chiaro che Raiola faccia bene il suo lavoro e soprattutto fa i suoi interessi ancora prima di quelli del giocatore. Che, comunque, dove casca, casca bene. Almeno per il portafoglio. Bravo Fassone a non farsi schiacciare da procuratore. Se è vero che gli è stato dato un termine per decidere (12/13 Giugno) e qualora non arrivasse la risposta, dovrebbero metterlo sul mercato al miglior offerente. E nel frattempo, già prendere il nuovo numero 1. Possibilmente di esperienza, che possa garantire 1-2 anni per poi lasciare il posto al giovane Plizzari. Detto questo, spiace che tutta la vicenda finisca in malo modo: mi sembra di capire che sia il Milan che Donnarumma abbiano le stesse intenzioni (rinnovare trovando un punto d'incontro), mentre il procuratore sia di tutt'altro avviso. Voglio però ricordare a Gigio che forse per il suo bene è fare un po' la voce grossa: esponiti e facci sapere cosa vuoi fare. Il Procuratore non deve decidere del tuo futuro. Tu decidi cosa fare e lui si adegua alle tue decisioni. Se sei veramente milanista come dici di essere, a 18 anni, non ti devi neanche porre il problema di dove andare a giocare. Giochi nella tua squadra del cuore (se è vero) e fai di tutto per rimanerci. Servono i fatti, non le parole al vento. Gli ricordo che il suo modello (Buffon) ha accettato di scendere nella serie cadetta, pur non mancandogli le offerte per andarsene. Ricordo che nel periodo di calciopoli, si parlava di un forte interessamento del Milan per Buffon (oltre che per Ibra), ma poi tutto sfumò, perchè non si conosceva la decisione del tribunale. Gigio dimostra di valere qualcosa e di non essere un burattino in mano ad un pizzaiolo qualunque.
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