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  • Dossier Torino:| Senza torti, oggi sarebbe salvo

    Dossier Torino:| Senza torti, oggi sarebbe salvo

    • A.S.

    Il Toro aggiunge un altro match al dossier sui torti arbitrali. La sconfitta subita in casa del Cagliari ha gene­rato malumore all'interno del club granata, ancora una volta penalizzato dalle deci­sioni del direttore di gara. Era accaduto l'ultima volta contro l'Udinese, con quel rigore non fischiato a Santa­na allo scadere del primo tempo ed un altro penalty negato per fallo su Glik nella ripresa. Prima di allora, altri episodi avversi al Toro: con­tro il Cagliari già all'andata, poi ancora Parma, Roma, Ju­ve, Fiorentina, Milan e Inter. Alla resa dei conti, ai grana­ta mancano dai cinque ai sette punti che, classifica al­la mano, significa una salvezza ancora da mettere in cassaforte e che senza torti arbitrali sarebbe già un capi­tolo chiuso per questa sta­gione: l'anno scorso la terz'ultima classificata, il Lecce, è retrocessa infatti con 36 punti e oggi il Toro senza episodi sfavorevoli potrebbe averne dai 36 ai 38.

    Oltre ai rigori clamorosi non fischiati in favore del Toro, però, ci sono anche quelli fischiati contro i granata: so­no dieci e fanno della forma­zione di Ventura la prima di questa speciale classifica. Nessuno, in serie A, ha subi­to così tanti tiri dal dischet­to: alle spalle del Toro c'è l'Udinese con otto rigori contro, mentre Napoli e Chievo non ne hanno subito ancora uno. La società granata ancora una volta ha preferito non alzare la voce: il solo Ventura ha rimarcato a fine gara gli episodi che hanno dan­neggiato il Toro, mentre la dirigenza - nonostante l'ur­lo dei tifosi granata espresso principalmente su web - ­non ha lanciato alcun grido d'allarme: così come acca­duto dopo Udine, anche sta­volta i granata hanno scelto di non alzare la voce, forse per timore di generare ulte­riori antipatie da parte del sistema arbitrale, finora per nulla favorevole alla com­pagine allenata da Ventura. Il tecnico genovese però ini­zia ad essere stufo del tratta­mento subito dai suoi, an­che perché il Toro - a 12 gare dal termine - avrebbe potuto pensare ad un campionato diverso, mentre oggi è anco­ra costretto ad inseguire l’obiettivo salvezza.

    (CronacaQui Torino)

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