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  • Dragusin, la plusvalenza vera che fa felici Genoa e Juve

    Dragusin, la plusvalenza vera che fa felici Genoa e Juve

    • Marco Tripodi
    Ci sono plusvalenze e plusvalenze. Ci sono quelle fittizie o presunte tali, utili per far tornare conti che altrimenti non quadrerebbero. Furbizie finanziarie divenute in alcuni casi di recente e scottante attualità. E poi ci sono quelle reali, frutto di una compravendita autentica che rispecchia in maniera più o meno corretta i valori di mercato del giocatore in oggetto.

    Alla seconda di queste categorie appartiene certamente il passaggio di Radu Dragusin dalla Juventus al Genoa. Ceduto inizialmente in prestito ai rossoblù nel corso dell'ultima estate, il giovane difensore rumeno è stato interamente riscattato dai liguri alla prima occasione utile. Soddisfatto dal rendimento di un giocatore in crescita costante giornata dopo giornata, a gennaio il Grifone non ci ha pensato su più di tanto per mettere sul piatto bianconero i 7 milioni di euro pattuiti a suo tempo per il suo cartellino. Cifra che la Juve ha accettato di buon grado, mettendo a bilancio una plusvalenza chè nessun giudice potrà in questo caso mettere in discussione


    Dragusin infatti era arrivato a Torino ancora minorenne per un paio di centinaia di migliaia di euro e che da lì era poi partito per affrontare alcune esperienze formative in giro per l'Italia. Un campionato in C con l'Under 23 juventina, coronata con la conquista della Coppa Italia di categoria, qualche comparsata in prima squadra e un altro anno dividendosi tra Sampdoria e Salernitana senza però mai trovare il campo con continuità. Quindi il ritorno a Genova, questa volta sul fronte rossoblù. Uno sbarco avvenuto non senza difficoltà e diffidenza. Circostanze alimentate anche da alcune dichiarazioni non esattamente diplomatiche del suo procuratore che aveva fatto il possibile per inimicarsi il nuovo pubblico del suo assistito.


    A far sparire mugugni e ritrosie ci ha però pensato il campo. Al Grifone Dragusin è diventato uno dei difensori più affidabili dell'intero torneo cadetto, formando con Mattia Bani una coppia dall'intesa pressoché perfetta. Nell'ultimo mese poi il 22enne di Bucarest ha provato anche l'ebbrezza di sensazioni che aveva dimenticato da tempo, scoprendosi goleador aggiunto della squadra di Gilardino. Tre nelle ultime quattro partite le reti messe a segno dal gigante dell'est. Un bottino che convince sempre di più la dirigenza rossoblù ad aver fatto la scelta giusta.


    Sorride il Genoa, dunque, che con un investimento comunque importante si è aggiudicato un ragazzo di prospettiva ma già decisivo nella sua scalata verso la A. Ma sorride, e molto, anche la Juve contenta di aver monetizzato un prodotto del proprio vivaio e certa che questa volta l'operazione non porterà conseguenze giudiziarie.

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