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  • Dybala, anno nuovo e problemi vecchi: cosa chiede Sarri

    Dybala, anno nuovo e problemi vecchi: cosa chiede Sarri

    Il mercato è terminato ed ora, a bocce ferme, si possono valutare con un po’ più di serenità le posizioni di quei giocatori che, per lungo tempo in predicato di lasciare la Juve, sono invece rimasti. Tra di esse, la più delicata è senz’altro quella legata a Paulo Dybala.

    ESTATE TORMENTATA - Il giocatore è arrivato alla sua quinta stagione in bianconero e, molto probabilmente, non immaginava di vivere un’estate da “quasi” separato in casa. Dopo l'ultima difficile stagione nella mente dell’argentino convivono una voglia di riscatto e di rivalsa tali da avergli imposto il rifiuto a qualsiasi destinazione estiva, fosse essa il Manchester United o il Tottenham. Il giocatore vuole dimenticare la stagione vissuta da “tuttocampista” e riprendersi la Juve a forza di giocate e goal. Tatticamente, l’argentino ha mal digerito l’arrivo di Cristiano Ronaldo e le scelte operate da Allegri che gli hanno imposto di giocatore lontano dall’area di rigore.

    DYBALA - SARRI - Ora che Allegri non è più alla guida della Juve, Dybala vuole tornare ad incidere ma, almeno per il momento, non sembra trovare posto nelle gerarchie di Maurizio Sarri. Se lo scorso anno era Mandzukic la spalla ideale da affiancare a CR7, quest’anno sembra Higuain ad avere ricevuto i gradi per il ruolo. Nelle prime due partite di campionato Dybala ha giocato solamente il finale contro il Napoli. Come ammesso da Martusciello al termine della partita, Higuain "è un giocatore straordinario, fa giocare bene la squadra perché ha tecnica e forza fisica. Adesso è in salute e per questo la scelta ricade su di lui”. Sembrerebbe una chiusura per la Joya che, per caratteristiche, mal si sposa con l’attacco bianconero che ha in mente Sarri. Però Martusciello continua: “Un domani anche prossimo si potrebbe puntare su qualcun altro”. Quel qualcun altro, inutile nascondersi, ha un nome ed un cognome: Paulo Dybala.

    SARRI - DYBALA -  Il nuovo tecnico non chiude la porta di fronte al numero 10. Nella sua esperienza napoletana ha impiegato Mertens, che non è propriamente un gigante, come prima punta in un attacco a tre. Mancava un accentratore di gioco come Ronaldo ma l’intelligenza di Sarri sarà in grado di trovare le giuste alchimie ai suoi interpreti. Dybala invece parte dalle retrovie in una stagione che deve essere di riscossa. La Juve gli chiede di ritornare protagonista e diventare decisivo soprattutto in Europa dove, a parte qualche rara occasione, non ha mai alzato la qualità della squadra. Dopo aver così fortemente voluto restare in bianconero, Dybala si è assunto la responsabilità di dover fare il salto di qualità. Gioverebbe a lui, a Sarri, a Ronaldo ed alla Juventus tutta.

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