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Dybala: il paragone con Del Piero non esiste, ma tra infortuni e atteggiamento è giusto rinnovare?

Dybala: il paragone con Del Piero non esiste, ma tra infortuni e atteggiamento è giusto rinnovare?

  • Omar Savoldi
Dybala sì, Dybala no: questo il dilemma. Puntare ancora su un giocatore di classe dalle giocate sublimi, uno dei pochi in circolazione capace di dare ancora un senso estetico alle partite oppure dire basta a troppi infortuni e a una carenza di carisma, che lascia intravedere qualche labilità caratteriale?

Parecchio tempo fa, quando lo spettatore, il tifoso, il giornalista non guardavano oltre il campo, la risposta sarebbe stata Dybala sì. Nel calcio di oggi in cui si guardano i conti, si leggono le statistiche e l’aspetto societario aziendale conta quasi quanto quello spettacolare, serpeggiano i dubbi. I dubbiosi dicono: troppi infortuni, troppa fragilità psicologica che rasenta l’immaturità, troppi capricci e troppa avidità. Dulcis in fundo: troppo poco affetto verso la maglia. Se ora Dybala vuole chiudere al più presto è perché non ha trovato offerte degne altrove. Ergo: se ne vada, la Juve non firmi.

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