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'E' lo scudetto di Buffon e Del Piero'
Nel corso del programma “Serie A Live” in onda su Premium Calcio, il difensore della Juventus Giorgio Chiellini dichiara: “Non c’è bisogno di dire che numero di scudetto è questo: le stelle non sono quelle che cuci sulla maglia, ma quelle che hai nel cuore. La mia dedica va alla famiglia, ma questo scudetto è di Del Piero e Buffon, che ha questa maglia hanno dato davvero tutto”.
Poi è il turno del portiere, che rilascia una lunga intervista a Sky nel dopo-gara:
"Ho vissuto queste ore in maniera partecipe, anche se l'errore contro il Lecce qualche strascico ha lasciato. È un senso di colpa con cui ho convissuto molto male in questi 3 giorni. Sono stati i tre giorni più brutti della mia vita, perché avevo paura di compromettere tutto con l'unico errore della mia stagione. Questo senza dubbio è la gioia più bella della mia carriera, dopo il mondiale, e finalmente posso dire che il sudore e il lavoro paga. Le dediche sono tante: il primo è Alex Del Piero con cui siamo riusciti a vivere questo giorno del riscatto, poi ho pensato a Nedved, Trezeguet e Camoranesi che avrebbero meritato di essere qui a festeggiare con noi. Quando devi scendere in B e hai vinto un mondiale non è mai facile e l'unica motivazione che ci ha spinto a farlo è l'amore per questa maglia e il senso di appartenenza a questi colori. Sei anni non sono pochi, ma questa gioia ripaga di tante amarezze. Poi ringrazio la mia famiglia che mi è sempre stata vicina".
Si può dire che gli scudetti sono 28?
"E' un discorso che va avanti da tanto tempo e non so se troverà mai fine. Stasera ringrazio i ragazzi dell'Inter. Avevo detto a Zanetti che contavo molto su di loro. Sul campo ne abbiamo vinti 30 e io ne ho vinti 5, poi in altre sedi ce ne hanno assegnati 28 e a me solamente 3 e io non posso farci nulla".
Quando ha capito che potevate vincere lo scudetto?
"Alla presentazione del nuovo stadio avevo avuto sensazioni positive e già ad agosto ero sicuro che avremmo vinto lo scudetto e l'avevo anche detto, con qualcuno che mi rise in faccia all'epoca, facendomi anche arrabbiare. E quando mi arrabbio sono problemi per gli altri".