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  • Empolimania: il vento degli episodi soffia contrario, la salvezza resta “ufficiosa”

    Empolimania: il vento degli episodi soffia contrario, la salvezza resta “ufficiosa”

    • Carlo Alberto Pazienza
    Genoa e Venezia hanno perso, ma viste le due gare in meno, i 12 punti di distanza e in 15 in palio, la Salernitana è rimasta l’unica squadra che potrebbe scippare la salvezza agli azzurri. Obiettivamente è un'ipotesi assai improbabile, remotissima, ma siccome la palla è tonda e proprio a Empoli hanno visto sfumare salvezze che sembravano acquisite da mesi, finché la matematica non lo decreta è giusto dire le cose come stanno. Una salvezza che potrebbe comunque arrivare anche senza scendere in campo, visto che la Salernitana giocherà domani sera con l’Atalanta e giovedì nel recupero con il Venezia. Se i campani non riusciranno a portare a casa almeno un successo, gli azzurri potranno festeggiare con tre giornate di anticipo. Un traguardo che sarebbe stato bello da celebrare oggi nel match interno contro il Torino. Una partita che, eccezion fatta per questo obiettivo che continuiamo a considerare simbolico, non aveva davvero niente da chiedere a entrambe le squadre. Infatti, ci si aspettava una gara aperta, frizzante, ma così non è stato. È stata piuttosto chiusa, giocata a buoni ritmi solo a sprazzi, in cui a fare la differenza sono stati gli episodi, specie quelli arbitrali.

    L’Empoli ha fatto la sua partita: ha dimostrato di essere in buona salute e cercato di mettere in difficoltà gli avversari con le proprie armi. E in un certo senso ci sarebbe riuscita. A remare contro però sono stati gli episodi e le decisioni dubbio dell’arbitro Cosso: la prima, abbastanza discutibile, è la mancata espulsione di Lukic per la plateale reazione dopo un’ammonizione che probabilmente era esagerata. Il fischietto aveva già il cartellino giallo in mano, ma ha deciso di graziare il serbo. Si è pensato non volesse sembrare troppo fiscale: un metro che però non ha tenuto quando ha espulso Verre dopo essere stato richiamato dal VAR e quando ha assegnato il primo calcio di rigore al Toro per un tocco di mano di Stojanovic che dire ravvicinato è poco. Con le sue decisioni, nette e perentorie, il direttore ha strappato la vittoria all’Empoli, che nel frattempo era stata brava a passare in vantaggio con il sinistro di Zurkowski. Episodi di cui nessuno parla, ma che fanno arrabbiare Andreazzoli a tal punto da fargli saltare la conferenza post partita. Non è sulle polemiche che l’Empoli vuole fondare il finale di stagione, piuttosto sul far bella figura nelle ultime partita, cominciare da quella in programma venerdì a Milano contro l'Inter:  una gara che potrebbe fare da giudice nella lotta Scudetto.
     

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