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  • Empolimania: in estate c'è da aspettarsi una rivoluzione?

    Empolimania: in estate c'è da aspettarsi una rivoluzione?

    Nel calcio, si sa, non c'è tempo per festeggiare né tanto meno per riposarsi. Lo sanno bene i tifosi dell'Empoli, ormai abituati, quando la stagione calcistica volge al termine, a leggere con preoccupazione le notizie di mercato che riguardano la squadra azzurra.

    Stavolta non c'è stato neanche il tempo di godersi la festa salvezza al Castellani. Di festeggiare con la squadra l'impresa straordinaria di una piccola società capace di confermare per la dodicesima volta nella sua storia la massima serie del campionato italiano di calcio, che ai microfoni del post partita i protagonisti azzurri hanno fatto intendere che quella in arrivo potrebbe essere l'ennesima estate di addii.

    A partire da mister Marco Giampaolo, incapace ancora una volta di fare chiarezza sul suo futuro che, arrivati a questo punto, sembra essere davvero lontano da Empoli. Il tecnico ha parlato di 'tanti perché da risolvere' e di un'incertezza che coinvolge non solo la propria situazione, ma anche quella di qualche dirigente (su tutti il ds Marcello Carli) e giocatori come Mario Rui, Tonelli, Zielinski, Pucciarelli, Saponara, Paredes.

    Del resto, dopo una stagione così, c'era da aspettarselo. Per molti l'Empoli di Sarri si era espressa come una sorta di miracolo difficilmente ripetibile. Confermandosi a questo livello dopo tutti i cambiamenti effettuati nel mercato estivo, i toscani hanno dimostrato una programmazione ed una competenza con pochi eguali a livello nazionale. Qualità e attitudini che certamente non potevano che attirare le attenzioni di club più o meno prestigiosi.

    Per ora sono solo voci, perchè a Empoli, come da altre parti, si pensa principalmente a finire al meglio la stagione. La sensazione però è che dal 15 di maggio in poi si possa incombere in una vera e propria rivoluzione. Motivo di orgoglio, da un lato, per aver lanciato ancora una volta tanti talenti accendendo l'interesse di numerosi pretendenti. Preoccupazione, dall'altro, per il duro compito a cui sarà nuovamente chiamata la società: ripetersi dando un occhio al bilancio ma senza tradire le proprie idee. Impresa non facile, anche per chi, da sempre, programma con competenza e professionalità.

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