Sono circa 17mila i biglietti staccati per i settori riservati ai tifosi della Lazio. In tutto, compresi quelli venduti sul fronte Roma, si arriva a quota 35mila: pochi, pochissimi per quella che può essere considerata la partita dell'anno, per le due squadre, visto che assegnerà un trofeo ed escluderà una delle due dall'Europa League, oltre a sancire per anni il primato cittadino.

E allora perché non c'è già il tutto esaurito? In primis per i prezzi dei biglietti: le curve (in vendita a 30 euro) come prevedibile sono finite in poche ore, e i fortunati che l'hanno acquistata erano in fila dal giorno prima. I distinti sono ancora disponibili a 50 euro, ce ne sono circa duemila. Tanti, visto che il settore è considerato popolare (ma solo il settore, non il prezzo del titolo d'accesso). Le tribune invece saranno semi-deserte: quella riservata alla Lazio, per la modica cifra di 120 euro, è praticamente vuota. Biglietti venduti nemmeno duemila, ce ne sono ancora circa 13mila a disposizione.

Ma il prezzo non può essere l'unico motivo per spiegare la situazione. Il terrorismo psicologico messo in atto per questa gara è stato forse troppo esagerato: cambio di orari, di date, a chi non sta bene di notte a chi non va bene di giorno... Chi mistifica sui presunti messaggi 'violenti' scritti su degli striscioni, e chi auspica succeda qualcosa per poter dire: 'L'avevo detto che sarebbe accaduto'. Tutto questo parlare a sproposito forse crea maggiore tensione, più di quella che già si respira in città.

La verità è una sola: se ognuno farà il proprio dovere, nulla accadrà. Le forze dell'ordine dovranno garantire la sicurezza sapendo già a priori dove, quando e con chi possono accadere problemi legati all'ordine pubblico, mentre i tifosi dal canto loro dovranno capire la delicatezza di questo evento, quanto sia importante per dimostrare la maturità di una città che non ha bisogno di ricevere altro fango. Anche perché in tanti non vedono l'ora di farlo.