E se la strategia della Roma di presentare il logo nella settimana del derby fosse stata un modo per spostare l’attenzione? A Trigoria andrebbero premiati con il Nobel. Da oggi, però, non si parlerebbe più del nuovo stemma nemmeno se sopra ci fosse un’aquila: a due giorni dalla partita, c’è già chi gira a vuoto per il Raccordo o passa le notti in bianco a vedere i vecchi derby in tv.

La curva Sud non farà coreografia; molto probabile, invece, che in Nord si prepari qualcosa, ovviamente top secret. I laziali, nel frattempo, hanno svelato il nuovo coro che debutterà domenica, sulle note di «Semplice» di Gianni Togni. Il palco per la premiazione, invece, è in allestimento dietro le scalette per l’ingresso in campo. Oggi è in programma il summit che stabilirà il piano per la viabilità, con Questura e Polizia locale che valuteranno eventuali criticità aggiuntive rispetto ai derby «normali».

La vendita libera, dopo il boom iniziale di mercoledì, ieri ha subito una lieve frenata («fisiologica») anche se è stato superato il muro dei 52 mila tagliandi. Esauriti i Distinti (ne restano solo mille di parte laziale), ci sono a disposizione soltanto Tevere e Monte Mario, che a 120 euro non sono accessibili a tutti. I cancelli dell’Olimpico apriranno alle 14.30: un modo, chissà se efficace, per evitare scontri fuori dallo stadio, ma che ai tifosi farà vivere al meglio l’avvicinamento alla partita. «E’ un’occasione per dimostrare che le preoccupazioni sono infondate – ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò. Sono molto fiducioso, speriamo che i tanti auspici non cadano nel vuoto». Discreto anche il meteo: il rischio di pioggia dovrebbe limitarsi alla mattinata.

(Gazzetta dello Sport - Edizione Roma)