La prima idea era quella di cambiare tatticamente, per non dare punti di riferimento a Zdenek Zeman. Poi il tecnico Vincenzo Montella ha dovuto rinunciare alla sua idea di rivoluzione, e sta valutando attentamente se confermare il modulo che ha visto la Fiorentina protagonista per tutto il girone d'andata fin qui disputato, il 3-5-2. Rispetto agli undici visti contro la Sampdoria nel posticipo di domenica scorsa, l'allenatore viola sta pensando di rilanciare Roncaglia nel trio davanti a Viviano, con l'accantonamento iniziale di Tomovic, e conta su un buon recupero di Cuadrado, indispensabile per corsa e dribbling sull’esterno destro offensivo. 

Oltre a soppesare la condizione di Seferovic e Mati Fernandez, possibili partner di Luca Toni, (stante la panchina iniziale praticamente certa, dopo la deludente prova con la Samp, per Mounir El Hamdaoui), Montella è tentato dal verificare nel ruolo di regista Alberto Aquilani, stimolatissimo ex davanti al pubblico con cui è cresciuto calcisticamente, e di dare una chance da titolare a Giulio Migliaccio. Quest'ultimo, sottoutilizzato fin dal suo arrivo, darebbe equilibrio ad una linea mediana che sulla carta sarà in superiorirà numerica di fronte ai tre centrocampisti giallorossi. Inoltre l'ex Palermo è molto abile sulle palle inattive, arma quest'ultima spesso sfruttata dalla Fiorentina soprattutto nelle recenti prestazioni casalinghe.