'Il Napoli è una squadra rodata, che nelle ultime tre-quattro stagioni è stata in costante crescita, mentre la Fiorentina è appena nata. I viola cercano il risultato attraverso il gioco, mentre i partenopei sono più fisici. La squadra di Montella, al di là degli ultimi risultati, può giocarsela con tutti. Ci sta la sfortuna. Mi è anche capitato, come è successo alla Fiorentina, di centrare tre pali e poi perdere. E' un po' come quando si gioca a carte: ti può succedere di avere in una mano settebello e primiera, e poi la volta dopo non ti entra niente'. Così l'ex centrocampista Eraldo Pecci, ospite ai microfoni di Radioblu.

'Pizarro è quello che dà i tempi e le geometrie alla squadra - afferma Pecci, doppio ex della sfida di domenica -. Si nutre dei movimenti dei compagni, e quest'ultimi vengono esaltati dal suo gioco: è un buon cocktail, è importante, si vede dal rendimento. Non esistono dei vice Pizarro nella rosa viola, ma anche alla Juventus quando manca Pirlo non ci sono alternative. Forse Aquilani, che ha giocato in quella zona di campo, potrebbe sopperire alla probabile assenza del cileno. Fiorentina-Napoli non sarà influenzata dalla stanchezza dei viola nel turno di coppa. Si gioca alla pari, perché i partenopei sono una squadra testarda, mentre i gigliati hanno aperto un new deal che ha riportato entusiasmo. I tifosi sono comunque al fianco dei ragazzi di Montella, quindi vuol dire che le tre ultime sconfitte non hanno inciso. Viviano? Per me tecnicamente è uno dei migliori portieri d'Italia. Se si trasferisse al Bologna risolverebbe un problema enorme ai rossolbù'.