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  • Fiorentina, sugli spalti vince Firenze: la legge del Franchi non perdona Vlahovic

    Fiorentina, sugli spalti vince Firenze: la legge del Franchi non perdona Vlahovic

    Come era prevedibile attendersi ieri sera, durante la semifinale di andata tra Fiorentina e Juventus, tutti gli occhi dei presenti allo stadio Franchi di Firenze erano puntati su Dusan Vlahovic: come sappiamo quella di ieri sera era la prima volta che l’attaccante serbo tornava a giocare in quello stadio, dopo esser stato cresciuto dal popolo viola. La serata è cominciata già fuori dall’impianto dove membri di gruppi del tifo organizzato hanno distribuito oltre 10'000 fischietti.
     
    L’edizione fiorentina del Corriere Dello Sport ha fatto un’analisi della serata riservata dal tifo viola al serbo: Il classe 2000 ha trasmesso serenità sin dal riscaldamento, ma i fischietti sono rumorosi, ed è normale che la voglia di spaccare il mondo si sia trasformata in timore: era veramente difficile immaginare che il giovane attaccante potesse rimanere impassibile davanti a tale situazione. A Vlahovic viene riservata un’accoglienza degna del passato (dal ritorno di Baggio a quello di Nicola Berti e via andare) e per più di un ora l’attaccante non riesce a mettere in difficoltà la retroguardia viola: l’unico  squillo è un tentativo di pallonetto che viene contrastato alla grande da un ottimo Terracciano.
     
    Prima della sfida il ragazzo minimizzò parlando di questa partita come se il suo passato in viola non influisse minimamente su di lui: “È una sfida come le altre”. I fatti dicono però il contrario: straripante e cinico in ogni occasione dal suo arrivo a Torino, ieri sera il serbo ha obbligatoriamente pagato qual cosa dal punto di visto emotivo e la sua prestazione ne è una dimostrazione. La Juventus vince sul campo, ma Firenze ha avuto la sua rivincita annullando il campione bianconero.
     
     
     

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