Getty Images
Fiorentino: 'Nessuna trattativa per la cessione della Sampdoria, ma il futuro del calcio è dei fondi'
Fiorentino si definisce "Napoletano e Maradoniano" per tifo, e parla anche di un calcio che non c'è più: "Quello dei mecenati è scomparso. Ora ci sono i grandi fondi che si avvicinano al calcio con logiche diverse". Una voce, quella dei fondi, spesso accostata anche alla Samp: "Parlando di Sampdoria non c'è da parte della proprietà nessuna agenda aperta su questo argomento. Si è appena conclusa l'ennesima stagione con il bilancio in positivo e i risultati calcistici sono ottimi. L'equazione perfetta. La fine dell'era dei mecenati impone i bilanci in ordine, è una questione di sopravvivenza. Quanto alla mia esperienza con la Roma - aggiunge l'ex ad di Carige a Il Secolo XIX - è lì, in un cassetto".
La domanda che tutti si fanno però è perchè un fondo speculativo dovrebbe essere interessato ad una squadra di calcio: "Le variabili sono tre. Un soggetto che intende investire nello sport e ha l'esigenza di sostenere, o riposizionare, un brand e il calcio è uno dei veicoli più conosciuti. Poi c'è la possibilità di trasformare l'investimento calcio in un investimento immobiliare. Terzo, la compravendita dei giocatori può generare profitti. Si possono avere bilanci in ordine e produrre utili. E' un business che sembra semplice, ma che in realtà è mestiere per pochi. E in questa Samp ho trovato tanti specialisti, in primis Ferrero.
Da anni ormai Fiorentino lavora e vive a Genova: "Questa città è nel mio cuore. La proposta di Ferrero mi dà la possibilità di continuare a frequentare la città e tante splendide persone che ho conosciuto. Edoardo Garrone? Anche lui, ma non abbiamo mai parlato di Samp".