Gascoigne: |'Ero morto, ora ho un'altra possibilità
Un battaglia infinita contro l’alcool, diavolo tentatore. Paul Gascoigne è vivo, l’ha scampata anche questa volta, ma si teme per la sua salute. L’ex centrocampista della Lazio è rientrato ieri in Inghilterra, dopo aver trascorso oltre un mese in una clinica specializzata a Phoenix, in Arizona. Gazza era ricaduto nel vortice dell’alcool lo scorso gennaio, quando si era presentato sul palco di una serata di beneficienza a Northampton in stato alterato, visibilmente provato, dopo un periodo di sobrietà durato 19 mesi. Si era temuto il peggio con il ricovero immediato e la reazione negativa alle cure del suo organismo, altamente intossicato. Alcune notizie incontrollate parlavano di un uomo sul punto di morte. Gli amici più stretti e personalità di spicco del mondo dello sport e dello spettacolo hanno provveduto a raccogliere i fondi per il ricovero di Gazza in questa struttura specializzata dal costo di 6000 sterline a settimana. L’ennesima battaglia, oltre un mese e mezzo di cure prima di poter tornare a casa. Ora arriva la parte più difficile, ma lo stesso Gascoigne è rimasto maggiormente provato rispetto alle precedenti occasioni. L’edizione del Sun oggi in edicola riporta un’intervista all’ex talento di Gateshead, che non nasconde i suoi timori dopo l’ennesima ricaduta: “Tre dottori non pensavano che ce l’avrei fatta. Questa vicenda mi deve ispirare affinchè ciò non accada più. Sono sopravvissuto a morte certa. Io ero morto”. Parole forti dalle quali emerge la consapevolezza di aver rischiato seriamente la vita. Gazza è forte, continua a lottare, ma stavolta dovrà farlo con le unghie e con i denti, perché un’altra ricaduta potrebbe avere conseguenze fatali: “Credevo di essere sul punto di andarmene. Sembravo un cadavere, ero un disastro totale”. Ora è giunto il momento di riprendere un percorso, senza possibilità di errore. Gazza ne è cosciente, stavolta non potrà scherzare con la sua vita. Il primo passo coincide con la partecipazione alle riunioni degli Alcolisti Anonimi: “Questi incontri sono veramente importanti. Ero troppo debole, avevo smesso di andarci. Ora devo iniziare a tornarci. I medici dicevano che non ce l’avrei fatta. Ma io sono qua, ho un’altra opportunità e ho intenzione di coglierla”. Chi ha condiviso con Gazza il viaggio di ritorno in Inghilterra racconta di un uomo sereno, rilassato, scherzoso, ma consapevole allo stesso tempo di non poter più sbagliare.