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  • Genoamania:| E che rivoluzione sia

    Genoamania:| E che rivoluzione sia

    Parte la rivoluzione rossoblù. La formazione che allenerà Malesani è pronta a cambiare faccia: degli undici che con Ballardini si sono guadagnati un campionato tranquillo, pochi resteranno in squadra. Il primo nodo è il portiere. La fiducia in Eduardo è in discesa: troppe le papere di questa stagione, al momento il problema è più a chi cederlo piuttosto che con chi sostituirlo. Frey piace molto: se la Fiorentina decidesse di farlo partire con la formula Mutu (costo del cartellino a zero ma intero ingaggio da pagare), Preziosi si fionderebbe sul francese. Il secondo nome è Viviano, che potrebbe entrare nella trattativa Palacio - di cui parleremo in seguito - se Pandev dovesse rifiutare il trasferimento a Genova. Il primo volto nuovo porterebbe sicuramente maggiore tranquillità alle coronarie di tifosi, tecnico e compagni.

    La difesa potrebbe essere il reparto meno intaccato dalla rivoluzione. Mesto, Dainelli e Kaladze resteranno: i due centrali rischiano il posto solo se si riuscirà a chiudere con il Catania per Silvestre, complicato ma non impossibile. Partito Criscito l'alternativa al Genoa c'è già, ed è quel Luca Antonelli arrivato a gennaio in punta di piedi ma che si è rivelato una garanzia di corsa e qualità. Insieme a loro a proteggere la porta rossoblù ci sarà Granqvist, gigante svedese appena arrivato, ma non Acerbi che ha firmato con il Chievo.

    Tragitto inverso per il primo colpo del mercato rossoblù: Constant. Sul centrocampista c'è poco da dire: è una garanzia, tanto che per lui si era fatto avanti anche il Milan. L'ex clivense sarà il perno di una mediana tutta nuova nel modulo e negli interpreti. Molto probabilmente si giocherà a tre e non a quattro, e l'unico superstite sarà Kucka, che almeno per questa stagione vestirà ancora rossoblù. Il terzo della compagnia potrebbe essere Seymour, centrale di centrocampo di cui si parla un gran bene. Oltre al cileno è arrivato dal Milan Merkel, ottimo prospetto che con Malesani potrebbe trovare la sua grande chance.

    Davanti al centrocampo nuovo di zecca ecco le punte, che sono state investite dal mercato in maniera inaspettata. Se fino a poche settimana fa si pensava che Palacio e Floro Flores dovessero essere il futuro rossoblù, oggi si sa che entrambi non partiranno per Neustift. Per l'argentino il pressing dell'Inter si alza di giorno in giorno, la porta aperta da Preziosi ieri sera non verrà ignorata e in qualche modo Moratti lo porterà alla corte di Gasperini. Se arrivasse Pandev il problema sarebbe risolto, altrimenti si potrebbe puntare su El Arabi (accordo praticamente chiuso).

    Molto probabilmente sarà tridente, e allora perso Floro Flores la prima punta sarà Zè Eduardo, che lancia messaggi di amore al Santos ma che fino a prova contraria è ormai un giocatore del Genoa. In rossoblù da tempo anche Birsa, che oltre alla punta esterna può fare il trequartista, caratteristica che lo potrebbe rendere indispensabile. Facendo i calcoli, i cambi nell'undici titolare sarebbero sei o sette (in attesa della situazione Eduardo). A più di due mesi dalla fine del mercato, la rivoluzione è appena cominciata.

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