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  • Genoamania:| La solita estate del capitano

    Genoamania:| La solita estate del capitano

    L'estate 2012 per Marco Rossi non è molto diversa da tutte le altre passate in rossoblù. Il capitano lavora, corre e fatica senza mettersi sotto la luce dei riflettori. Anzi, come al solito dal mercato arrivano giocatori pronti a rubargli il posto e a relegarlo in panchina, almeno nel progetto degli 'esperti'. Di qualche giorno fa è la notizia che Gigi De Canio, in collaborazione con la società, ha deciso di mettere la fascia di capitano al braccio di un giocatore diverso per ogni gara. Così quando le partite inizieranno a contare la si potrà trovare sulle braccia possenti di Frey, oppure su quelle maggiormente ossute di Jorquera, e perché no aggrappata a quelle giovani e inesperte dei vari Merkel e Immobile.

    Una scelta se non altro non convenzionale, atta a dare maggiori responsabilità a chi non le ha mai avute, e utile a cementare il gruppo. Questo il progetto del Genoa, un progetto che avrebbe fatto infuriare qualsiasi capitano della serie A. Tutti tranne Marco Rossi. Perché il numero 7 è schivo e poco avvezzo alle interviste, figuriamoci alle polemiche. Ancora una volta l'estate di Marco Rossi sembra essere quella del passaggio di consegne: dalla maglia da titolare alla fascia da capitano. In pochi credono che il ragazzo di Serravezza con un anno in più sulle spalle possa solcare i campi del calcio italiano con gli stessi risultati del campionato precedente. Eppure basta tornare indietro nel tempo, e si capisce che troppe volte i conti sono stati fatti senza l'oste.

    Da un paio d'anni il Genoa cerca e trova il suo sostituto, da qualche estate dal mercato arriva il giocatore che dovrebbe relegarlo in panchina, ma puntualmente l'investimento si rivela un flop al confronto del numero 7. E allora dopo qualche domenica di prova ecco che capitan Rossi torna in campo, fascia al braccio, corsa da vendere, e perché no anche qualche gol pesante. Prima o poi anche lui dovrà abdicare, ma quel giorno sembra ancora lontano. Certo, i polmoni e le gambe stentano a rispondere sempre 'sì': è l'effetto dell’età, che spesso viene però surclassato dalla voglia. Da quella genoanità che ormai gli è entrata dentro e che gli rimarrà per sempre. Proprio come quella fascia che a luglio puntualmente gli viene tolta e che a settembre torna nostalgica sul braccio del suo padrone.

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