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  • Genoamania:| Primi top e primi flop
Genoamania:| Primi top e primi flop

Genoamania:| Primi top e primi flop

Quattro partite, secondo posto in classifica e prima sconfitta, bruciante e sfortunata, da riscattare già domenica a Parma. Il campionato del Genoa è partito alla grande: non si sa ancora dove questa squadra potrà arrivare, ma da questi primi scampoli di campionato si può già intravedere chi, tra i singoli, potrà essere trascinatore e chi invece suderà per trovare un posto in squadra. Trascinatore lo era, è lo sarà, Rodrigo Palacio. Quattro gol in altrettante gare, capocannoniere provvisorio della massima serie, e giusto per non farsi mancare nulla anche tre assist recapitati ai compagni. Se il Genoa può vantare il miglior attacco del campionato deve ringraziare il suo argentino, che ha messo lo zampino sui sette degli otto gol segnati dal Grifone. Quest'anno oltre a chi segna, i rossoblù hanno trovato anche chi para, e lo fa già in maniera eccezionale. Sebastien Frey ci ha messo un attimo a confermare le sue qualità. Contro Catania e Chievo ha impacchettato tre miracoli uno in fila all'altro, e poco importa se poi a Verona il finale sia andato storto. Un numero uno di questo calibro è un valore aggiunto, al pari di chi là davanti la butta dentro con facilità e continuità.

Ad ergersi eroe di questo inizio di campionato, decisamente a sorpresa, è stato Cristobal Jorquera. Il ragazzo ha davvero talento: sembra che veda il passaggio qualche secondo prima degli avversari, qualità che per un trequartista assume una certa rilevanza. A coprirgli le spalle in mezzo al campo c'è Miguel Veloso, tornato grande centrocampista dopo la scorsa stagione passata da turista nel capoluogo ligure. I chili di troppo non ci sono più, la mente è più lucida, sa dettare i tempi e lo sta facendo vedere. Menzione d'onore per Kaladze, leader silenzioso e tassello imprescindibile della retroguardia. Tante note liete, e non potrebbe essere altrimenti vista la partenza sprint, ma anche qualche flop su cui intervenire prima che si troppo tardi. Il primo caso da risolvere è quello riguardante Kevin Constant. Dopo l'ottimo esordio in Coppa Italia con la Nocerina, l'ex Chievo ha cambiato faccia. Nessuna accelerazione prepotente, nessun tocco di classe e per di più poca quantità. Contro il Chievo Malesani si aspettava la conferma dei progressi visti con il Catania, ma qualcosa si è di nuovo inceppato.

Constant è lento, macchinoso, commette errori banali e fatali: al momento non sembra in grado di poter vestire la maglia da titolare del Genoa. A Parma già qualcosa potrebbe cambiare: rientra Merkel, giovane ragazzo su cui Malesani punta molto e che il ruolo lo conosce per averlo già interpretato nel Milan. Constant guida la rappresentanza dei flop con pieno merito, ma poco dietro troviamo Cesare Bovo. L'ex Palermo gioca da terzino destro adattandosi con grande grinta e impegno, ma sbaglia decisamente troppo. La controprova si ha riguardando la prima di campionato contro l'Atalanta: Bovo gioca centrale, marca Denis che tutto ad un tratto sembra Ibrahimovic, e il Genoa 'stecca' all'esordio. Prestazione da dimenticare, al pari di quella di Verona: da lui ci si aspetta molto di più. Tra top e flop c'è anche chi rimane in attesa di giudizio per mancanza di prove: Andrea Caracciolo. Per lui si aspetta la forma migliore. Gli altri avranno il tempo per passare da flop a top, la strada è ancora molto lunga.

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