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  • Genoamania: con la Juve Galabinov più decisivo di Dybala

    Genoamania: con la Juve Galabinov più decisivo di Dybala

    • Marco Tripodi
    Il calcio è un gioco semplice, basato sulla regola che per vincere le partite devi fare un gol in più dell'avversario. Va da sé che l'avere in squadra giocatori abili a trovare la via della rete e capaci di risolvere le partite con una singola giocata possa rappresentare a tal proposito un fattore spesso decisivo per decretare l'esito di un incontro.

    DUELLO IMPARI - Può apparire semplicistico, ma la chiave di lettura di Genoa-Juventus, in fondo, è tutta qui. Del resto se a guidare i rispettivi reparti avanzati ci sono da una parte un onesto mestierante del pallone giunto in Serie A alla soglia dei 30 anni e dall'altra uno degli astri più luminosi del calcio mondiale, si capisce bene da quale parte possa pendere la bilancia del risultato.

    Ed infatti non sono bastati alla banda di Juric una buona prestazione dinnanzi ad una Juve a scartamento ridotto e neppure una partenza razzo per replicare l'impresa di nove mesi fa. Questa volta, dopo i primi due schiaffi, la Vecchia Signora ha saputo rialzarsi, aggrappandosi al suo fenomenale numero 10 ed infliggendo al Grifone uno scarto fin troppo severo.

    PUNTA SPUNTATA - Ma oltre alle giocate strabilianti di Paulo Dybala, ad incidere sul risultato sono stati anche gli errori sotto porta del dirimpettaio Andrej Galabinov che, dopo aver conquistato e realizzato freddamente il rigore del 2-0, per almeno due volte nel primo tempo ha avuto la palla per chiudere la gara. In entrambe le occasioni, prima con un colpo di testa spedito a lato da buona posizione, poi facendosi recuperare da Lichtsteiner ad un passo da Buffon, al bulgaro è però mancato quell'istinto fatale necessario per ogni centravanti che calchi il palcoscenico più importante del calcio italiano.
    Cosa che viceversa il fantasista bianconero ha dimostrato ancora una volta di possedere, mettendolo al servizio di Allegri nel momento del bisogno.

    SPERANZA LAPADULA - A consolare i tifosi rossoblù non può bastare la bella prova di Perin e compagni davanti agli esa-campioni d'Italia, soprattutto vedendo la condizione in cui la Juventus si è presentata a Marassi. Ieri, esattamente come sei giorni prima in casa del Sassuolo, si poteva certamente ottenere di più. Ed invece dopo due giornate il Grifone, assieme a tanti complimenti, che però non fanno classifica e in molti casi neppure morale, ha racimolato solo un misero punticino, complice una preoccupante latitanza sotto porta.

    A livello di gioco la strada tracciata da Juric sembra quella giusta, a patto però di invertire il trend in zona-gol. E a tal proposito l'esordio di Lapadula è di gran lunga la notizia migliore giunta dalla gara di ieri. Il recupero dell'ex capocannoniere di Serie B non può che far sorridere tutto l'ambiente rossoblu. Con buona pace di Galabinov.

     

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