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  • Giaccherini rompe col Napoli per una promessa non mantenuta

    Giaccherini rompe col Napoli per una promessa non mantenuta

    • Giovanni Scotto

    Un po’ di “bordello”, giusto per animare gli ultimi giorni di mercato. Il procuratore di Giaccherini non ce la fa più a contenere il disagio ed esplode come un vulcano. Giaccherini non gioca e vuole andare via. Bella scoperta: era chiaro che l’ex Bologna non era tra le prime scelte di Sarri, ma evidentemente qualcosa è scattato. Il non utilizzo in Coppa Italia ha indotto il procuratore dell’esterno a rompere gli indugi e andare all’attacco. Il motivo è una promessa mancata: a Giaccherini, infatti, era stata garantita un maglia da titolare in questa competizione.

    POCO SPAZIO - Invece contro la Fiorentina il buon “Giak” non è nemmeno entrato. “Ora ho capito che Giaccherini non giocherà mai. Io e Sarri siamo amici, non c’è nessuna polemica con lui ma chiederò di trovare una soluzione per andare via". Lo ha detto Furio Valcareggi, procuratore di Emanuele Giaccherini a Radio Kiss Kiss Napoli. “È un giocatore conosciuto ma vedo che non gioca mai, io devo cautelare la carriera di un giocatore come Emanuele, che si ritrova ad essere la quinta scelta dopo un Europeo giocato a grandissimi livelli. è chiuso da Callejon e gli altri attaccanti, mentre a centrocampo Sarri non lo vede”. Eppure, proprio perché Valcareggi conosce bene Sarri, sapeva che il suo assistito avrebbe trovato poco spazio. L'allenatore mai lo ha considerato come un vice Callejon, visto che l'ex Bologna ha agito in carriera prevalentemente a sinistra. Proprio il lato dove c'è l'intoccabile Hamsik e dove Sarri deve far giocare qualche volta anche Rog, che è un investimento al quale De Laurentiis tiene.

    PENTIMENTI - Con tutto il rispetto per Giaccherini, mettere Hamsik a fare il turnover con lui è poco realistico, anche perché le caratteristiche tecniche dei due sono diverse. Però il calciatore ha ragione a lamentarsi: se gli era stata promessa una maglia da titolare in Coppa Italia e in generale un minutaggio minimo. Ma l'errore non lo fa Sarri. Forse la società poteva resistere alla tentazione di prenderlo per pochi soldi, vista l'età di Giaccherini e un ruolo nel quale il Napoli è coperto. Soffiato letteralmente al Torino, fu lo stesso calciatore a fermare tutto e scegliere l'azzurro. E ora, dopo circa sei mesi si è già pentito. Ma difficilmente De Laurentiis lo accontenterà, anche perché le due partite aggiuntive di Coppa Italia contro la Juventus non inducono a cessioni non previste.

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