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  • Gravina ha ragione, le tre finali europee ci hanno illuso: due mosse obbligate per ridare appeal al calcio italiano

    Gravina ha ragione, le tre finali europee ci hanno illuso: due mosse obbligate per ridare appeal al calcio italiano

    • Giancarlo Padovan
      Giancarlo Padovan
    Ho trovato molto opportune le parole del presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, a proposito della qualità del prodotto che l’Italia offre sul mercato globale. Al contrario del presidente della Lega, Lorenzo Casini, e dell’amministratore delegato, Luigi De Siervo, che avevano dilatato il valore delle tre finaliste italiane in Europa, Gravina ammette che “forse ci eravamo un po’ illusi” e che da quell’epilogo non è stato tratto alcun “appeal”. Giusto ribadire che un danno alla serie A è un danno a tutto il sistema calcio, significativo annunciare di essere “disponibili a discutere con la Lega di serie A, assegnandole delle golden share e tutto quello che la Lega ritiene opportuno per migliorare la qualità di questo prodotto”.

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    Non è un’apertura da poco, ma non è un’apertura sufficiente. Perché il primo passo per migliorare è ridurre il format dell’attuale campionato a diciotto squadre. Fino a quando non si arriva a questo risultato è come voler costruire una casa senza fondamenta. Perché il prodotto è legato alla competitività e se la competitività è ristretta a due/tre squadre non si può parlare di passi in avanti. Un altro correttivo, secondo me fondamentale in mancanza di soluzioni “naturali”, è il ricorso ai playoff e ai playout. Sempre partendo dalla base delle 18 unità. Conosco bene l’obiezione: ma sarebbe giusto che chi, come il Napoli, nella stagione appena conclusa, ha stradominato il campionato, rischiasse di perderlo magari per avere dato tutto nella stagione regolare? E’ ovvio che moltissimo, nelle squadre e nella loro programmazione, andrebbe rivisto, ma è fuor di dubbio che la spettacolarità sarebbe assicurata. E con essa aumentertebbe il valore dei diritti televisivi, il vero vulnus che può far vacillare l’intero movimento.

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