Calciomercato.com

  • Hamrin o Sealey: quale delle maledizioni si spezza? Il tifo viola è in minoranza ma promette spettacolo

    Hamrin o Sealey: quale delle maledizioni si spezza? Il tifo viola è in minoranza ma promette spettacolo

    • Federico Targetti, inviato a Praga
    È il 6 giugno, ma sembra novembre. A Praga la Fiorentina è accolta dalla tipica pioggerellina inglese, non un buon presagio per chi crede in questi segni. Il West Ham sguazza con allegria nelle pozzanghere dello Strahov Stadium, centro sportivo dello Sparta Praga, mentre girando per il centro della città ci si può già imbattere in qualche tifoso, chi con il biglietto per la partita e chi senza, che già dopo pranzo ha alzato il gomito e intona canti e cori in linea con la gioiosa tradizione d'Oltremanica. Più sparuta la presenza viola: i toscani sono in inferiorità sia alla vigilia sia nel giorno della partita, 20mila a 10 mila, anche se teoricamente sugli spalti il numero dovrebbe essere pari: quasi seimila biglietti per ognuna delle due società. Gli ultras viola, che nella finale di Coppa Italia hanno portato addirittura Perseo che taglia la testa di Medusa, promettono uno spettacolo mozzafiato. C'è chi è partito all'alba, chi viaggerà di notte e chi arriverà giusto in tempo per assistere al match, godendosi poco o nulla di una città incantevole.

    COL PATROCINIO DI SMICER - È Vladimir Smicer, ex centrocampista dello Slavia Praga, vincitore di Coppa Uefa e Champions League con il Liverpool negli anni Duemila, a rivestire il ruolo di ambasciatore della finale di Conference nel suo stadio. Sì, proprio suo, perché il suo faccione campeggia assieme a quello di altre cinque leggende biancorosse su uno dei fianchi dello stadio. "I grandi re del passato ci guardano da quelle stelle", dice Mufasa al piccolo Simba ne Il Re Leone, così come quelli della storia dello Slavia sono pronti a gustarsi lo spettacolo. E insieme a loro anche Kurt Hamrin, che ha portato 62 anni fa l'ultimo trofeo internazionale riconosciuto dalla UEFA a Firenze, e Alan Sealey, che quattro anni dopo ha fatto lo stesso per il West Ham (per entrambe fu Coppa delle Coppe). Poi una Coppa Coppe persa contro l'Anderlecht nel 1975-76 per gli Hammers e una dolorosissima Coppa UEFA lasciata nel feudo bianconero di Avellino nel 1990 per i viola. Chiunque vincerà, spezzerà una maledizione che va avanti da oltre mezzo secolo. Tra poche ore sapremo.

    Altre Notizie