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  • Hellasmania: solito nuvolone, ma niente processi
Hellasmania: solito nuvolone, ma niente processi

Hellasmania: solito nuvolone, ma niente processi

  • Adriano Ancona
Mandorlini l'ha messa giù con una battuta, prima che la situazione degenerasse un attimo. <>. Non ha tutti i torti. Il nuvolone passeggero si era presentato anche due anni fa – allora pure i suoi atteggiamenti gli stavano quasi costando l'esonero – e nella scorsa stagione. Persino quando Mandorlini ha preso il Verona, stesso periodo, l'avvio venne condito da una sola vittoria in sei partite.

Gli interventi di Sogliano e Toni, questa settimana, hanno voluto attenuare il procurato allarme. Sarà forse un Hellas abituato troppo bene, magari non ancora pronto – ma qui si chiama in causa l'ambiente e tutto quello che gli sta intorno – a gestire certi momenti. Come questo, per esempio. Dopo un anno e spiccioli di serie A ci può stare. Ma nel vuotare il sacco non si può fingere indifferenza sul mancato utilizzo di Saviola o altri rilievi. Con il carico di infortunati che, nello specifico, non aiuta Mandorlini. Nell'ultima settimana, quella che ha portato al passaggio del turno in Coppa Italia, è venuto fuori un Rodriguez assai utile alla causa gialloblu. Giusto per non vedere tutto sotto una luce negativa.

Il Verona non rischia di retrocedere, almeno allo stato attuale delle cose. Lo scenario apocalittico intorno al destino della squadra sembra perlomeno inadeguato. Come a voler fare di tutta la scorsa stagione, il segmento iniziale di quel 2002 che fu fatale ai gialloblu. Non ci sono le condizioni. Mancanza di risultati, quello sì, ma il resto va pesato meglio. Difficile che una squadra confusa riemerga come contro Lazio e Inter. Per i processi, questo sembra chiaro, siamo in netto anticipo sui tempi.
 

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