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  • Higuain vs Kalinic, gemelli 'diversi' del gol

    Higuain vs Kalinic, gemelli 'diversi' del gol

    • Francesco Benvenuti

    Napoli-Fiorentina è sfida totale. Un duello a distanza tra due proprietà appassionate, tra due piazze passionali, tra due squadra che divertono e si divertono ottenendo risultati. Pier Paolo Pasolini parlava dei momenti del gol come di 'momenti poetici', di un'invenzione, una sovversione del codice. Napoli e Fiorentina lo sanno bene, e si aggrappano a Gonzalo Higuain e Nikola Kalinic come a due acchiappasogni. Simili, perché entrambi sono sensazionali sotto porta, ma tremendamente diversi nel loro modo di vivere la partita e il calcio. 


    Alla sua terza stagione partenopea il Pipita sta (ri)trovando il sorriso: gol, assist, coinvolgimento totale nel progetto di Sarri, dopo i lamenti - e i tormenti - troppo frequenti sotto la gestione Benitez. 'Grandi meriti sono da attribuire all'allenatore' confessò giorni fa il fratello e agente di Higuain, Nicolas. L'argentino ha segnato sei reti in nove presenze tra Serie A ed Europa League, fornendo anche due assist in campionato, ed è tornato su livelli da vero fenomeno. E' lui il faro dell'attacco di Maurizio Sarri, il perno grazie al quale si muovono tutti gli ingranaggi di un gioco che, dopo i tentennamenti iniziali, è esploso in tutta la sua pericolosità. Con il Napoli, Higuain ha castigato la Fiorentina in un occasione, pescando però ben 4 assist: numeri importanti per il Gonzalo partenopeo, inamovibile, irrinunciabile nello scacchiere di Sarri. 

    Se Higuain è rimasto a disposizione durante il break per le Nazionali, altrettanto non si può dire per Nikola Kalinic, la pietra preziosa scovata nel profondo Est dal ds Pradè. Kalinic è tornato dal doppio impegno con la Croazia con un leggero affaticamente muscolare e la sua titolarità è ancora incerta: per il 'piccolo Lewandowski' è stata strage (calcistica) di cuori in questo incipit di stagione, anche per quel suo modo genuino di vivere i novanta minuti, con una serenità coinvolgente e uno spirito di sacrificio che travolge positivamente i compagni. Umiltà, concretezza, precisione, efficacia: un attaccante moderno in grado di colpire con una continuità spaventosa. Un trascinatore con il killer istinct del cecchino: Firenze è ancora abbagliata dalle prodezze di San Siro, e come se non bastasse con la Croazia il gol del 3-0 con la Bulgaria è stato preceduto da un assist di tacco sintomo di un quoziente intellettivo calcistico fuori dal comune. 

    Napoli-Fiorentina si gioca anche attraverso  una quantità di duelli a distanza da far venire i brividi: in attacco, l'argentino e il croato cercheranno la chiave per scardinare le resistenze degli avversari e per scrivere nuovamente il proprio nome nel libro dei sogni di questa Serie A. 
     


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