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  • Honda e Nocerino: no alla cessione

    Honda e Nocerino: no alla cessione

    Poco più di un mese alla riapertura del mercato e con o senza i soldi di Mr Bee il Milan avrà bisogno di intervenire per aggiustare la rosa: i rossoneri si muoveranno alla ricerca di un centrocampista e di almeno un esterno per consentire a Mihajlovic di passare al 4-4-2. Il limite imposto alle dimensioni delle rose rilancia però il mantra di Adriano Galliani ("Non entra nessuno se non esce nessuno") e proprio le cessioni rischiano di diventare un nodo difficile da sciogliere: come spesso accaduto negli ultimi anni i giocatori in esubero non intendono lasciare il Milan.

    NOCE E HONDA: BRACCIO DI FERRO COL MILAN - I due casi più spinosi riguardano Keisuke Honda e Antonio Nocerino, retrocessi nelle gerarchie di Mihajlovic e con due ingaggi pesanti per le casse rossonere (2,5 milioni di euro netti l'anno fino al 2017 il primo, 1,9 fino al termine di questa stagione il secondo). Nota la situazione di Honda, lo stesso giocatore ha dichiarato di non volersene andare se non 'cacciato' dalla società, più particolare quella di Nocerino: vicino al passaggio alla Sampdoria negli ultimi giorni del mercato estivo, il centrocampista vuole ora giocarsi le sue carte in rossonero e ha cominciato martedì nel Trofeo San Nicola: un'autorete provocata contro il Bari e l'assist per Poli contro l'Inter, un segnale per convincere Mihajlovic a dargli una nuova chance dopo quella sprecata contro l'Empoli. Il Milan resta comunque intenzionato a separarsi da Nocerino che però non è dello stesso avviso: il giocatore vuole chiarezza dalla società, se non rientra nei piani tecnici accetterà altre soluzioni, resta però vivo il rischio di un braccio di ferro a gennaio.

    MAURI E SUSO RASSEGNATI - Diversa invece la posizione di Suso e José Mauri. Il fantasista spagnolo classe '93orrebbe restare al Milan e provare a conquistare quel posto mai ottenuto veramente dal suo arrivo lo scorso gennaio, ma ha capito che gli spazi sono pochi e ha aperto all'ipotesi prestito. Ancor più ai margini Mauri, unico giocatore di movimento a non aver collezionato neanche un minuto in partite ufficiali in questa stagione: il centrocampista classe '96 si incontrerà con la dirigenza e si valuterà la soluzione migliore, prestito a un club di Serie A anche se non è da escludere a priori l'ipotesi di un addio a titolo definitivo. 

    Federico Albrizio
    @Albri_Fede90

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