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  • Il 2016 è l'anno di Kanté: dal Leicester al Chelsea, ovunque vada si vince

    Il 2016 è l'anno di Kanté: dal Leicester al Chelsea, ovunque vada si vince

    • Federico Albrizio
    La Premier League si prepara al Boxing Day, penultima giornata di campionato che si disputerà prima dell'inizio del nuovo anno, e si traccia il bilancio sull'anno solare appena passato. La domanda più gettonata ha già trovato la sua risposta: chi è stato il miglior giocatore del 2016? N'Golo Kanté.

    INSOSTITUIBILE 'RE MIDA' - Se Vardy e Mahrez hanno preso a suon di gol la copertina nei festeggiamenti del Leicester campione, Kanté si è dimostrato fondamentale per blindare il centrocampo dei Foxes al suo primo anno in Inghilterra (prelevato in estate dal Caen per quasi 10 milioni di euro. Ranieri ci ha messo poche partite a scoprirlo, poi non ha più potuto farne a meno: il francese ha giocato tutte le partite in Premier tranne quella contro il WBA a marzo (infortunato), un solo gol decisivo nella vittoria col Watford ma tanta sostanza in mezzo al campo, soprattutto in fase di copertura. Passano i mesi, cambia la maglia, ma non l'incisività di Kanté: N'Golo è ora il perno nella mediana del Chelsea, e ha addirittura aumentato il minutaggio; Conte infatti ne ha fatto il simbolo della squadra pugnace che sta dominando la Premier e non gli ha fatto saltare neanche un minuto in campionato (sempre titolare e mai sostituito in 17 partite), ma lunedì dovrà trovare il modo di rinunciarvi, poiché il francese, come Diego Costa, sarà squalificato per l'impegno casalingo contro il Bournemouth. I Blues hanno comunque guadagnato un vantaggio di sei punti che li mette al riparo anche dall'eventuale ritorno del Liverpool e chiuderanno il 2016 da primi in classifica: Kanté 'Re Mida' del calcio inglese, il suo trasferimento ha spostato gli equilibri della Premier affossando il Leicester (in piena lotta salvezza, Mendy e Amartey non sono bastati a sostituirlo) e accendendo le ambizioni del Chelsea, lanciato a tutta velocità verso un titolo che sembrava dover essere una questione a due tra Guardiola e Mourinho.

    IL NUOVO MAKELELE - Non è la prima volta che un giocatore più di quantità che di qualità si rivela estremamente decisivo per il successo di una squadra, lo sanno bene mastini come Gattuso e soprattutto Claude Makélélé, pedina silenziosa ma fondamentale dei primi Galacticos: arrivato nel 2000 al Real Madrid ha vinto tutto con la casacca dei blancos, spicca la Champions League alzata nel 2002 con il connazionale Zidane. Proprio Zizou, quando nel 2003 il presidente Florentino Perez non ritenne necessario rinnovare il suo contratto visto l'arrivo di Beckham, pronunciò la storica frase che riassume tutte le qualità di Makélélé: "Perché mettere un altro strato di vernice d'oro alla Bentley quando stai perdendo tutto il motore?". Non un caso dunque che Kanté sia stato individuato come il nuovo Makélélé, con il quale oltre alle caratteristiche tecniche e alla nazionalità condivide altri due dettagli: nel 2003 infatti Claude passò al Chelsea, dove allenava un certo Claudio Ranieri che a distanza di 12 anni ha rivisto in N'Golo la stessa forza fisica e mentale e ha deciso di portarlo in Premier. Conte ringrazia: ora Kanté è il motore del Chelsea che grazie a lui corre proprio come quella Bentley citata da Zidane tredici anni fa.

    Twitter: @Albri_Fede90

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