"Sul mercato cerchiamo solo i giocatori che non riusciamo a costruire in casa, nel nostro settore giovanile. La scorsa estate, ad esempio, avevamo necessità di un attaccante come Alexis Sanchez, che non era uscito dalla nostra cantera. E lo abbiamo preso. In questo momento, invece, guardando al mercato europeo, vediamo che sono i difensori centrali quelli che si avvicinano di più al target che cerchiamo e di cui abbiamo bisogno".

 

Parole di Albert Valentin, direttore del settore scout del Barcellona, pronunciate ieri al WyScout Forum di Milano. Il jefe dello scouting blaugrana faceva ovviamente riferimento, in virtù del suo ruolo, soprattutto ai talenti emergenti sparsi per l'Europa, ma una frase del genere, pronunciata da un dirigente del Barça a Milano, casa di Thiago Silva, non può certo passare inosservata. Perché se è vero che il "Mes que un club" è a caccia di difensori giovani e promettenti, è altrettanto vero che l'obiettivo numero uno, in quel contesto, è proprio il 27enne centrale brasiliano del Milan. 

 

Su questo non c'è dubbio, così come non ci possono essere dubbi sul fatto che molto difficilmente il club di via Turati si libererà di Thiago Silva, e di Zlatan Ibrahimovic. Perché dopo aver perso cardini dello spogliatoio quali Rino Gattuso e Filippo Inzaghi (e, molto probabilmente, Clarence Seedorf), il privarsi di elementi del calibro dell'ex Fluminense e dello svedese, equivarrebbe per il Milan ad abdicare dal ruolo di grande squadra almeno per i prossimi tre o quatto anni. E poi, con tutto il rispetto per Valentin, se il Barcellona vuole Thiago, sono ben altri i dirigenti che deve mandare in missione a Milano...