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  • Diritto in gol. Il caso Barcellona: le sanzioni sul mercato, le responsabilità, le regole e il precedente del Chelsea

    Diritto in gol. Il caso Barcellona: le sanzioni sul mercato, le responsabilità, le regole e il precedente del Chelsea

    Calciomercato.com ha posto all'Avv. Agente FIFA Jean-Christophe Cataliotti, titolare dei corsi di Reggio Emilia per aspiranti osservatori e agenti dei calciatori (per info si rimanda al sito www.footballworkshop.it), alcune domande sulle sanzioni recentemente inflitte al Barcellona per aver violato le norme sui trasferimenti di calciatori minorenni.

    Quali sono le sanzioni inflitte al Barcellona?
    Oltre alle sanzioni economiche, la più pesante è certamente quella consistente nel divieto di "fare mercato" per due periodi di tesseramento. Si tratta di una sanzione sportiva decisa dalla Commissione Disciplinare FIFA ai sensi del Codice Disciplinare della FIFA.

    Quali le responsabilità del Barcellona?
    Avrebbe - a giudizio della Commissione Disciplinare - violato le norme riguardanti il trasferimento di dieci calciatori minorenni. Avrebbe, cioè, violato l'art. 19 del Regolamento FIFA sullo status e sui trasferimenti dei calciatori che detta regole ben dettagliate sui trasferimenti internazionali dei minori.

    Quali sono queste regole dettate dall'art. 19?
    Come regola generale – in base a quanto dispone l'art. 19 del regolamento Fifa per lo status e il trasferimento dei calciatori – i trasferimenti internazionali dei calciatori sono consentiti solo se il calciatore abbia superato il 18° anno di età. Alla regola generale sono, tuttavia, applicabili tre eccezioni per consentire il trasferimento dei calciatori minori, cioè di età inferiore a 18 anni. Sinteticamente, le eccezioni sono le seguenti: se i genitori del calciatore minore si trasferiscono nel Paese della nuova società per motivi indipendenti dal calcio (ad es. per motivi di lavoro dei genitori stessi); se si tratta di un trasferimento che avviene all'interno della UE o della AEE ed il calciatore abbia un età compresa fra i 16 e i 18 anni; in tal caso, la nuova società dovrà garantire al giovane atleta un’adeguata formazione scolastica in aggiunta a quella calcistica e, in generale, assicurare al calciatore ottime condizioni di vita; se il calciatore vive in una località distante al massimo 50 km dal confine nazionale e la società della federazione confinante, interessata al tesseramento, si trovi a 50 km dallo stesso confine. Le regole suddette si applicano anche in caso di primo tesseramento dei calciatori che hanno una nazionalità diversa da quella del Paese al quale richiedono di essere tesserati per la prima volta.

    Il Barcellona come potrà difendersi?
    Potrà ricorrere al Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS). Da evidenziare che il Chelsea, nel 2010, riuscì a scagionarsi per un trasferimento di un minore proprio davanti al TAS ottenendo la cancellazione delle sanzioni. (Ndr: in serata, sul suo sito ufficiale, il Barcellona ha annunciato che farà ricorso alla FIFA contro il divieto di trasferimento di 14 mesi inflitto al club per violazione delle norme circa i trasferimenti internazionali di calciatori minori non spagnoli. Il club blaugrana, se necessario, è anche disposto ad arrivare anche a ricorrere al CAS, Corte di Arbitrato per lo Sport). 

    Un'ultima curiosità: dove è possibile rintracciare una eventuale irregolarità nei trasferimenti dei minori?
    Nel sistema online Transfer Matching System (c.d. TMS), istituito proprio per garantire alle autorità specificatamente preposte alla disciplina del calcio maggiori informazioni sui trasferimenti internazionali dei calciatori ed in particolare dei minori.

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