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  • Il Friburgo di Grifo non smette di stupire: ora sogna la prima storica qualificazione in Champions

    Il Friburgo di Grifo non smette di stupire: ora sogna la prima storica qualificazione in Champions

    • Roberto Cusimano
    La stagione in corso di Bundesliga, come spesso capita da un paio di anni a questa parte, è dominata dallo strapotere del Bayern Monaco. Dietro i bavaresi la lotta per arrivare tra le prime quattro e garantirsi un posto nella prossima Champions League è molto serrata. Tra le squadre in lizza c’è anche il sorprendente Friburgo, attualmente quinto con 51 punti ma a sole tre lunghezze dal Lipsia che è terzo. Dopo il discusso ko casalingo contro la capolista la formazione di Streich ha infilato due vittorie consecutive che, a quattro turni dal termine del campionato, le danno il diritto di coltivare il sogno Champions.

    UNA CAVALCATA ENTUSIASMANTE – Il Friburgo è stato tra le poche squadre dei top campionati europei a rimanere a lungo imbattuto: la prima sconfitta è arrivata – neanche a dirlo – per mano del Bayern Monaco il 30 ottobre alla 11esima giornata interrompendo una striscia di sei vittorie e quattro pareggi. Il cammino dei Breisgau-Brasilianer, così come vengono chiamati i calciatori, ha visto un rallentamento sul finire del girone di andata ma la squadra non è mai scesa sotto il 6° posto. Dopo qualche passaggio a vuoto il club del presidente Keller ha ingranato la marcia perdendo, negli ultimi due mesi, solo contro l’inarrestabile compagine di Nagelsmann. I rossoneri nella loro storia non sono mai andati oltre il 3° posto, ottenuto nella stagione 1994/95. Tale piazzamento potrebbe essere eguagliato al termine della stagione: le prossime avversarie del Friburgo saranno in ordine Borussia M’Gladbach, Hoffenheim, Union Berlino e Bayer Leverkusen ciò significa che per ottenere la prima storica qualificazione in Champions League (finora ha disputato due volte la Coppa UEFA e due l’Europa League) bisognerà dare il massimo.

    L’ASSE PORTANTE DEL FRIBURGO – Dall’estremo difensore Mark Flekken al veterano Nils Petersen, passando per la solidità difensiva del promettente Kevin Schlotterbeck e le capacità realizzative del “nostro” Vincenzo Grifo, best scorer del club con 11 reti stagionali, sono tante le individualità interessanti all’interno della squadra. Il Friburgo si distingue perché ha una storia molto modesta, non ha nomi altisonanti in rosa ed è allenata da undici stagioni dallo stesso allenatore, il 56enne Christian Streich, che ha fatto del 4-2-3-1 il suo credo tattico sfruttando al massimo gli interpreti a sua disposizione e dando un’identità ormai consolidata al club. In questa stagione si è già tolto parecchie soddisfazioni (battere il Dortmund e il Leverkusen, pareggiare in casa e fuori con il Lipsia) ma la più bella, probabilmente, deve ancora arrivare.

    UN MESE DI FUOCO: LA COPPA NEL MIRINO – Ritrovarsi dopo Pasqua con due grandi obiettivi ancora alla portata non era nelle aspettative del Friburgo che oltre a sognare un posto tra le prime quattro della Bundesliga si è conquistata per la prima volta nella sua storia, battendo l’Amburgo, la finale della Coppa di Germania. Ad attendere i rossoneri nella splendida cornice dell’Olympiastadion di Berlino ci sarà il 21 maggio il Lipsia, che ha battuto l'Union Berlino. Vincere il trofeo, oltre al prestigio che di per sé trasmette, darebbe l’accesso diretto ai prossimi gironi di Europa League. Come detto però il Friburgo non si vuole accontentare e, malgrado un finale di stagione di fuoco, Grifo e compagni il 14 maggio andranno a Leverkusen con l’intento di festeggiare l’accesso alla massima competizione continentale. Mai come quest’anno l’obiettivo può diventare realtà.

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