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  • Milan, Leao e il 'livello mondiale': tutti i numeri del calo e i segnali di risveglio

    Milan, Leao e il 'livello mondiale': tutti i numeri del calo e i segnali di risveglio

    • Gabriele Stragapede
    Aspettative, grandi aspettative. Impossibile non averne, specialmente se si sta parlando di un giocatore della classe e della qualità di Rafael Leao. E soprattutto se le dichiarazioni portano la maggior parte dei tifosi di fede rossonera a sognare in grande: “Vogliamo provare a vincere qualcosa di importante quest’anno. Livello mondiale? Io penso di sì, sto lavorando tanto e ho fatto bene in questi ultimi anni, abbiamo anche vinto e vogliamo farlo di nuovo”. A Sky Sport, il talento portoghese si esprimeva e lanciava un chiaro messaggio su quali dovessero essere gli obiettivi del Milan in questo 2024. Alle parole, come sempre, devono corrispondere i fatti.

    STAGIONE ALTALENANTE – La discontinuità rossonera è manifesta: complici anche i vari infortuni occorsi in stagione, il Milan non è ancora riuscito a dimostrare quella ferrea continuità che serve a una grande squadra per ambire a traguardi importanti. Non che il tempo non ci sia ancora, questo è chiaro, ma le occasioni si stanno man mano riducendo. Altrettanto chiaro è che del rendimento della squadra di Pioli (e viceversa) abbia risentito anche il suo giocatore principe, quel numero 10 tanto coccolato e blindato da un ricco contratto quinquennale (sino al 2028) da 7 milioni di euro – bonus compresi – a stagione solo lo scorso fine maggio. Leao è stato protagonista a tratti, sprazzi di luce in un’annata che non si sta rivelando ottimale come immaginato.

    IL CONFRONTO – Basta controllare giusto qualche dato per fare un raffronto rispetto all’ultima stagione. Partiamo dai grandi classici: dai 16 gol e 15 assist del ‘22/’23 si è passati alle sole 6 reti e 6 passaggi vincenti in questo ‘23/’24 tra tutte le competizioni. Prendendo in riferimento la sola Serie A, la media gol si è alzata dai 162 minuti dello scorso anno (un gol ogni circa 2 partite) ai 384 attuali (una rete ogni più di 4 gare). Gli xG (expected goals) sono scesi drasticamente a 2.65 rispetto ai 10.86 del 2022/23, così come gli xA (expected assist) hanno visto subire un calo dai 6.19 ai 4.14. Andando più nel dettaglio, Leao è passato da tirare 2.6 volte a match a solo 2, ha visto scendere la conversione a rete delle chance da gol dal 16% al 9% e le occasioni create da 16 a 9. In ultimo, dal saltare l’uomo una volta ogni due dribbling, la percentuale di successo nello scartare un avversario è scesa al 47%. Tutti i dati che dimostrano un calo sia del lusitano e (di conseguenza) del Milan. Il tempo per far salire questi dati c'è tutto, siamo a metà stagione. Serve un'occasione e ingranare, una volta per tutte, le marce alte.

    L’OCCASIONE ROMA – Le ultime sfide, specialmente in Coppa Italia, hanno fornito segnali importanti sotto questi punti di vista. È un Leao frizzante, che ha voglia di incidere e di essere determinante (2 gol e 1 assist nelle ultime tre partite). Le sue qualità, ora, devono risplendere una volta per tutte, per trascinare il Milan al di fuori di questa altalena di risultati e prestazioni che sta vivendo in stagione. E quale miglior occasione se non un big match come quello contro la Roma? All’andata, fu un suo squillo a portare i rossoneri al successo (rete in rovesciata). La sfida ai giallorossi è la chance perfetta per dimostrare la costanza che sia lui (che la sua squadra) necessita per tornare grande. Un guizzo per fugare ogni dubbio e spezzare quel digiuno da gol in campionato che ormai da dura dal lontano 23 settembre, quando il club di Via Aldo Rossi superò il Verona a San Siro. Tre mesi e mezzo dopo, l’esterno offensivo portoghese ha bisogno di sbloccarsi e il Milan ha bisogno di Leao. Basta una scintilla.

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